“Nessuno stupore per la firma del presidente Mattarella. Dal momento che il ddl Buona scuola approvato al Senato è sostanzialmente identico a quello licenziato dai deputati il 20 maggio scorso, infatti, il Capo dello Stato, se avesse voluto, avrebbe avuto ben 45 giorni di tempo e due passaggi parlamentari per esprimere anche una minima perplessità. E non l’ha fatto”. A dirlo è Maria Mussini, senatrice del gruppo Misto e prima firmataria della Lip Scuola.
“Che il ddl Giannini diventasse legge era nelle cose: l’avevo messo in conto già di fronte alla totale indisponibilità a qualsiasi modifica nel passaggio a Palazzo Madama. Quanto, poi, questo provvedimento sia accettabile e applicabile – conclude Mussini – lo comprenderemo meglio a settembre, con l’inizio dell’anno scolastico. Insomma, ci rivedremo a Filippi”.
Per conoscere l'importo della pensione è possibile utilizzare “Pensami” (PENSione A MIsura), il simulatore degli…
Si è tenuto questa mattina, giovedì 9 gennaio, a Roma, il Consiglio Nazionale dei Coordinatori…
“Esprimiamo una grande preoccupazione per le difficoltà che le aziende fornitrici stanno affrontando nel contesto…
Nell’appuntamento di oggi con la rubrica di consulenza scolastica, il prof. Lucio Ficara risponde ad alcune domande su formazione…
In vari articoli su questo portale ne abbiamo a lungo parlato, oggi pare che una…
La questione dell’incolmabile gap generazionale tra studenti e docenti non è nuova. Oggi sta tornando…