Fiorenza Pontini, docente di inglese presso il liceo “Marco Polo” di Venezia, è stata condannata a un anno (pena sospesa) per avere scritto dal proprio profilo personale di Facebook frasi violente e razziste contro i migranti e i musulmani.
A stabilirlo il Tribunale di Venezia che ha comminato alla donna una condanna per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.
I fatti risalgono al 2016.
Pontini aveva sfogato tutto il proprio livore contro gli stranieri con frasi dal significato inequivocabile: “Musulmani tutti delinquenti, vanno estirpati alla radice”, “Vi odio maledetti, vi brucerei vivi” e ancora “Ah e poi ho torto quando dico che bisogna eliminare anche i bambini dei musulmani, tanto sono tutti futuri delinquenti”.
Pontini era stata licenziata in tronco e, successivamente, era stata trasferita come amministrativa all’Ufficio scolastico regionale, dove tutt’ora lavora.
Per la difesa, rappresentata dall’avvocato Renato Alberini, erano solo parole in libertà dalle quali non emergevano contenuti pericolosi. Per il pubblico ministero Paola Mossa si trattava di messaggi che contenevano un grande odio verso queste categorie di soggetti e anche un’istigazione. L’accusa aveva chiesto una condanna a 15 mesi di reclusione.
Il giudice ha concesso le attenuanti generiche e ha condannato l’ex docente anche a tremila euro di risarcimento in via definitiva, oltre al pagamento di tremila euro di spese. Le motivazioni saranno disponibili entro 60 giorni e la difesa si riserva di presentare appello.