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“Chiude la scuola, edificio vetusto e privo di innovazione”

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April 22, 2025

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“Ancora una volta la scuola italiana chiude i battenti lasciandosi alle spalle un edificio vetusto e, quel che è peggio, senza sostanziali elementi di innovazione in prospettiva”: è quanto sostiene Antonino Napoli, vicepresidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, a parere del quale: “Non basta la crisi economica a giustificare la penalizzazione delle fondamenta per la ripresa, costituite proprio dal livello di qualità dell’istruzione”.

“Non si può, nell’era della tecnologia avanzata, continuare ad ignorare l’istituzione organica dell’educazione ai media, molto più efficace di codici e censure per preservare i soggetti in età evolutiva dai pericoli derivanti e farli divenire cittadini attivi del mondo globale – spiega Napoli – così come non si può lasciare l’educazione sessuale alla mercé della maleducazione pornografica. È la mancanza di consapevolezza in queste due materie ad originare, fra le masse adolescenziali, ricadute criminogene delle quali la scuola è tenuta a risponderne”.

Alle osservazioni del vicepresidente si aggiungono quelle del sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio, che ritiene: “Imprescindibile che in ogni plesso scolastico sia istituita la presenza di uno psicologo, necessario agli studenti, ma anche e forse più ai docenti”.

“L’insegnamento – nota il sociologo – è un mestiere da annoverarsi fra quelli più usuranti e, molto spesso, i docenti sono chiamati a sostenere pesi emotivi grevi, che finiscono fatalmente per ripercuotersi sugli alunni con conseguenze talvolta drammatiche. Anzi, su questo punto è bene precisare che il livello di violenze psicofisiche su malcapitati bambini e adolescenti tocca punte indiscutibilmente emergenziali. Per cui – conclude Marziale – un buon governo dovrebbe mettere in atto meccanismi in grado di prevenire tali forme di devianza e l’istituzione dello psicologo in ogni plesso è l’unica risposta possibile”.