Il governo c’è ancora, è operativo e non è stato sfiduciato dal Parlamento. Su queste basi, Giorgio Napolitano ha nominato due gruppi di “saggi”, in tutto dieci esperti – ma nessuna donna-, che dovranno elaborare “proposte programmatiche di condivisione su economia e istituzioni”.
I ‘saggi’ incaricati da Giorgio Napolitano di avanzare proposte programmatiche sulle riforme istituzionali sono: il professor Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale; il senatore Mario Mauro, capogruppo dei montiani in Senato; il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello e l’ex presidente della Camera Luciano Violante.
Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Authority della concorrenza; Salvatore Rossi, membro del Direttorio di Bankitalia, Giancarlo Giorgetti e Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali di Camera e Senato, e Enzo Moavero Milanesi. Sono questi i ‘saggi’ per l’economia scelti dal Colle.
Già nel pomeriggio, il capo dello Stato aveva sottolineato come Monti sia ancora operativo. ”Non può sfuggire agli italiani e all’opinione internazionale che un elemento di concreta certezza della situazione del nostro Paese é rappresentato dalla operatività del nostro governo tutt’ora in carica e non sfiduciato dal Parlamento”.
Poco dopo il discorso di Napolitano, è arrivato l’appello della terza carica dello Stato: “La presenza di Giorgio Napolitano è una garanzia di stabilità per le Istituzioni, per i cittadini e per i mercati”, ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, secondo cui “il richiamo al senso di responsabilità non potrà che essere accolto da tutte le forze politiche e sociali”.
”Ovviamente se avesse assegnato a noi l’incarico per il governo sarebbe stata la scelta ottima, ma la strada scelta e’ quella che piu’ si avvicina alla soluzione in un momento così difficile”. Cosi’ Claudio Messora, coordinatore comunicazione del M5S, ”Il M5S ha sempre detto che è possibile continuare con la ‘prorogatio’, in cui il vecchio governo resta in carica per le funzioni amministrative – aggiunge Messora – Le parole di Napolitano sembrano suggerire che è una possibile via uscita”. ”Questo rientra nel solco di quanto è stato dichiarato dal M5s, anche nel recente post di Grillo: facciamo fare in fretta al Parlamento 4-5 leggi, poi vediamo il da farsi. Era quasi inutile perdere tanto tempo per realizzare un governo impossibile”. (Tg1)
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