Napolitano esalta il ruolo della scuola: fondamentale

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non è voluto mancare alla celebrazione della “Festa d’Autunno”, svolta nel Palazzo del Quirinale, nel corso della quale sono stati premiati i vincitori della XX edizione del concorso nazionale “Immagini per la Terra”, promosso dall’associazione ambientalista “Green Cross Italia” e riservata agli alunni delle scuole italiane.
La cerimonia è stata aperta dall’Inno nazionale da parte del Coro “Mariele Ventre” di Ragusa e del Coro dell’Accademia “Ars Musicae” di Gioiosa Ionica. Nel corso della manifestazione, condotta da Massimiliano Ossini di Rai Tre, sono state presentate diverse esperienze scolastiche: gli allievi del 55° circolo didattico “Maurizio De Vito Piscicelli” di Napoli hanno cantato il brano “E rifiuti le a riciclà”, due studenti dell'”Istituto Superiore Balbo” di Casale Monferrato hanno illustrato il progetto “Educazione alla cittadinanza: mai più l’amianto”, gli alunni della scuola primaria “San Giovanni Bosco” di Monale hanno eseguito il brano musicale “In Armonia”, infine è stata letta una lettera da due ragazzi della scuola “Enrico Fermi” di Monterosso, distrutta dall’alluvione dell’ottobre scorso e ricostruita anche grazie ai premi del concorso sull’ambiente che gli studenti nell’analoga occasione al Quirinale del 2011 decisero di devolvere per tale scopo. Il capo dello Stato ha quindi consegnato alla delegazione scolastica il Tricolore Nazionale.
Dopo brevi interventi dei ministri dell’Istruzione, Francesco Profumo, e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Mario Catania, del sottosegretario dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Tullio Fanelli, e del presidente di “Green Cross Italia”, Elio Pacilio, il presidente Napolitano ha premiato le scuole vincitrici e ha rivolto un saluto augurale agli studenti.
Napolitano si è rivolto anche ai bambini della scuola di Monterosso, che hanno ricordato l’alluvione di un anno fa, e ha spiegato: “Sono stato nelle Cinque Terre poco dopo quel disastro, credo che abbiamo tutti capito da un lato cosa sia la solidarietà nei momenti di difficoltà, e in questo momento ci sono grandi difficoltà per l’Italia da tutti i punti di vista”. Una situazione che deve spingere ad “essere solidali nelle famiglie e nella società“.
E poi – ha aggiunto Napolitano – non basta solo essere solidali, serve l’impegno dello Stato, serve un riflesso nei comportamenti dei cittadini, che devono essere rispettosi del territorio e dell’ambiente“. Il presidente ha quindi dedicato qualche parola alla scuola: “Come ha detto il ministro Profumo, è una parte fondamentale della nostra società, del nostro impegno per rendere migliore l’Italia“.
Durante il suo intervento, il ministro Profumo, aveva detto che la scuola del futuro deve diventare il “centro civico dei nostri quartieri” e può essere il primo passo per costruire “un futuro migliore. Spero – ha continuato il responsabile del Miur – che la scuola diventi il centro civico dei nostri quartieri e delle nostre città. Si devono riportare all’interno degli istituti alcune funzioni, a partire dalle biblioteche e delle attività sportive“.

Come più volte rilevato da questa testata giornalistica, viene da chiedersi con quali risorse possano essere finanziati tali progetti: chi aprirà, sorveglierà, pulirà e chiuderà, ad esempio, le scuole per permettere l’utilizzo extra-scolastico degli istituti?

Alessandro Giuliani

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