Napolitano: finiamola di associare il popolo tedesco col nazismo
Quante volte abbiamo associato il popolo tedesco al nazismo? Chi non è mai caduto in questa tentazione, soprattutto leggendo i libri di storia, scagli la prima pietra. È giunto però il momento di fare chiarezza. E non cadere più in certi errori macroscopici.
A ricordarcelo stavolta non è stato un cittadino qualsiasi. Ma il primo cittadino d’Italia, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’intervento del Capo dello Stato è giunto il 24 marzo a Sant’Anna di Stazzema, alla presenze del presidente della Germania, Joachim Gauck, in una giornata dedicata al ricordo delle vittime della strage avvenuta il 12 agosto 1944 nel piccolo paese in provincia di Lucca.
Nel modo in cui "noi non accettammo che il popolo italiano potesse essere identificato con il fascismo", ha detto Napolitano, così "non possiamo accettare che il popolo italiano identifichi quello tedesco con il nazismo". "Non dobbiamo mai dimenticare – ha aggiunto il Capo dello Stato italiano – la grande cultura tedesca di cui si sono nutriti gli intellettuali e le scuole in Italia". Si tratta del "fondamento della civiltà europea".
Per superare, tuttavia, certe convinzioni occorre impegno. E cultura. Ad iniziare da quella derivante dell’istruzione scolastica. Condizioni che ancora, purtroppo, non sono sempre così ampie come dovrebbero.