La via più breve per diventare insegnanti di sostegno passa dalla Romania. E se in Italia gli insegnanti di sostegno mancano, la Romania offre abilitazioni a go-go. Oltre agli aspiranti dentisti e medici, tanti aspiranti al sostegno volano a verso est. Basta poi chiedere il riconoscimento del titolo di studio al Miur, in applicazione della direttiva 2005/36/CE: eventualmente il Miur richiederà il superamento di una prova attitudinale o la frequenza di un tirocinio, niente di più. Si possono conseguire diversi tipi di abilitazione, ma quella che tira, in questo momento, è quella per il sostegno.
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Silvia Chimenti del M5S, specifica Vita.it, presentò un’interrogazione sulla Romania come “fabbrica di abilitazioni sul sostegno» a cui il Ministero non ha mai risposto: 10mila euro, 15 giorni ed è fatta, dice l’interrogazione, contro una specializzazione che in Italia richiede un apposito corso universitario, un minimo di 60 crediti formativi, almeno 300 ore di tirocinio con prova finale e un’ipotesi di percorso formativo che dovrebbe durare addirittura sei anni (3 anni di scienze della formazione primaria +2 di laurea magistrale +1 di specializzazione).