La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo al 93° congresso della “Socie” ha detto: “La Regione, attraverso l’Arlef- Agenzia regionale per la lingua friulana, è riuscita a concludere due atti molto importanti e che per troppo tempo non erano stati fatti: il Piano generale della politica linguistica e il Piano delle priorità di intervento.
Sono due passaggi che sembrano solo apparentemente dei pezzi di carta burocratici ma che invece hanno dato sostanza all’attività di chi, come la Società Filologica friulana, giorno per giorno si impegna in due settori importanti, i corsi pratici di lingua friulana per adulti e i progetti a favore dell’alfabetizzazione nelle scuole”.
Serracchiani ha affermato che è più che mai opportuno “continuare a intervenire nelle scuole”, perché “Non si tratta semplicemente di conservare il passato e le tradizioni: credo che il friulano nelle scuole, come anche i corsi per adulti e l’attività formativa rivolta agli insegnanti svolta in collaborazione con l’Ateneo di Udine, siano fondamentali. Non soltanto per ‘parlare’ friulano, ma per ‘pensare’ friulano e mantenere forte questo patrimonio culturale”.
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“Stiamo cercando di rimanere sulla linea che sostiene l’introduzione della lingua friulana veicolare negli istituti scolastici: se non siamo ancora riusciti a fare tutto, le risorse fino adesso ci hanno permesso di continuare su questa strada”, ha affermato Serracchiani, annunciando che “intanto, entro la fine di quest’anno partirà un altro importante progetto strategico, che riveste una particolare attenzione al mondo dell’istruzione”.
Si tratta dell’istituzione, presso la biblioteca della Filologica a Udine, del Centro di documentazione per i materiali e pubblicazioni didattici in friulano, la cui direzione sarà affidata a una commissione paritetica.
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