Un cambio di consonanti e una parte del Pd, quello scissionista e che ha fatto tanto tribolare Matteo Renzi, diventa Dp: Democratici e progressisti. Roberto Speranza, presentando il nuovo partito ha detto: “L’articolo 1 della Costituzione, “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, è il tratto identitario più bello della nostra comunità. Noi siamo questo, è il nostro simbolo, il nostro progetto per l’Italia”.
“C’è bisogno di un nuovo campo del centrosinistra”. Con queste parole Vasco Errani, a Ravenna, ha annunciato il suo addio al Partito democratico.
“Non voglio fare un nuovo partito e non lo farò”, ha detto l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario straordinario per il terremoto in Centro Italia. “Vado dentro a nuova avventura ma sono sicuro che non si tratta di un addio. Si tratta invece di provare a dare contributo per ritrovarci in un nuovo progetto diverso da Ulivo e Pd ma con quella ispirazione. Perché io ho solo quella ispirazione”.
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Da parte nostra non possiamo che augurare, a questa nuova formazione politica, il classico: in bocca al lupo!, nella speranza che funzioni e nelle speranza pure che porti, se ci riescono, qualcosa di “buono”, non solo nelle parole, anche nell’istruzione italiana.