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Nasce il nuovo Servizio nazionale di valutazione

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E’ contenuto in 15 articoli il testo del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 marzo con cui si istituisce il Servizio nazionale di valutazione del sistema di istruzione e formazione.

"Con questo decreto
– afferma il ministro Moratti – abbiamo raggiunto un’altra importante tappa nell’attuazione della Riforma della scuola. La valutazione dei livelli di apprendimento e dell’offerta formativa è infatti un fattore indispensabile per realizzare quella scuola di qualità che è uno degli obiettivi prioritari del processo riformatore, nell’interesse degli studenti, delle famiglie e del Paese intero".

Adesso il decreto verrà trasmesso alla Conferenza unificata Stato-Regioni e alle commissioni parlamentari che dovranno esprimere il proprio parere. Se non ci saranno intoppi, il decreto entrerà in vigore già a partire dal prossimo settembre.

Ma, in sintesi, cosa prevede il provvedimento?

La novità importante è che il Servizio Nazionale si occuperà sia del sistema di istruzione sia del sistema di formazione; lo stesso Invalsi cambierà nome e si vedrà aggiungere la F (formazione) finale.

L’Istituto effettuerà verifiche non solo periodiche e sistematiche sugli apprendimenti dei singoli alunni ma anche sulla qualità dell’offerta formativa proposta dalle scuole.

Le esperienze dei Progetti Pilota andranno in tal modo a regime e in tutte le istituzioni scolastiche italiane verranno condotte rilevazioni sui livelli di apprendimento degli alunni.

All’Istituto viene anche assegnato il compito di predisporre anche le prove nazionali degli esami di Stato al termine dei cicli di istruzione, prove che saranno però selezionate dal Ministro dell’Istruzione.

Le verifiche del Servizio riguarderanno anche i percorsi del sistema dell’istruzione e della formazione professionale a garanzia di livelli omogenei di qualità per l’intero territorio nazionale.

Per il 2004 l’Invalsif avrà a disposizione un budget di 7,3 milioni di euro che diventeranno 10,3 nel 2005. Contestualmente l’Istituto disporrà anche di un proprio organico (adesso il personale che ci lavora opera in posizione di comando) formato da 2 dirigenti amministrativi, 24 ricercatori e 22 impiegati per i servizi amministrativi ed informatici.