A breve nascerà la prima scuola circolare, una nuova concezione ambiente scolastico ecosostenibile e smontabile, che si può smantellare riciclando i materiali utilizzati.
L’idea nasce da uno studio di architetti (C+S Architects) con doppia sede italiano e londinese che ha nel dna proprio la proposizione di progetti pilota innovativi e sperimentali.
Il progetto nasce grazie anche ai finanziamenti del MIUR che con oltre 7,5M di euro vuole avviare progetti di layout scolastici circolari e un kit di montaggio che permette di smantellare l’edificio a fine vita riciclando i materiali utilizzati.
Il progetto, premiato come miglior studio di architettura italiano, per il nuovo Istituto Tecnico Malignani di Cervignano del Friuli (provincia di Udine) è uno dei tre prototipi di scuole circolari che lo studio ha recentemente sviluppato nell’ambito del proprio programma di ricerca sulla progettazione scolastica.
Gli altri due sono destinati per un asilo nido per il Comune di Venaria Reale, in provincia di Torino e una scuola primaria a Conegliano (Treviso).
Tutti e tre sono edifici denominati NZEB, cioè Nearly Zero Energy Building, ovvero un edificio ad elevata efficienza energetica:
Le gare d’appalto saranno gestire direttamente dal Miur.
Il nuovo Istituto Malignani di Cervignano del Friuli, ospiterà due sezioni dell’ISIS Malignani, per un totale di 2.800 mq che saranno completate sul terreno adiacente inclusi tutti gli impianti sportivi. La scuola comprende 10 aule con una capacità totale di 250 studenti. La dimensione delle aule è più generosa di quanto previsto dalla normativa (54 mq per aula anziché 49 mq) in quanto l’esperienza degli architetti nella progettazione di edifici scolastici considera questa scelta un valore aggiunto alle potenzialità didattiche e alla possibilità di conformare lo spazio dell’aula posizionando i banchi in modo variabile a seconda della tipologia di lezione.
Altro aspetto peculiare è la forma circolare del complesso, forma geometrica che storicamente è sempre stato simbolo di coesione sociale, di incontro e di centralità come la piazza luogo fondamentale di qualsiasi comunità.
Su questo spazio a doppia altezza (fonte press@pkcommunication.it), si affacciano le aule e quelle funzioni pubbliche, che possono essere aperte alla comunità dopo l’orario scolastico come un auditorium polivalente, una piccola biblioteca, un’aula studio e i laboratori. Questi ultimi, hanno le caratteristiche per diventare micro-incubatori in grado di connettere gli studenti alle industrie locali, grazie all’organizzazione di laboratori e attività da svolgere durante o dopo l’orario scolastico.
Questo è un altro aspetto innovativo della scuola del futuro, ambienti da vivere e condividere anche dopo l’orario scolastico per una scuola da vivere full time.
Lo spazio della piazza interna al piano terra è stato pensato per gli studenti come luogo di incontro informale, dove trascorrere del tempo studiando, scambiando esperienze o semplicemente rilassandosi.
Una scala a chiocciola e un ascensore conducono a un ballatoio al primo piano dove sono presenti 10 aule, e le aule. Il layout dello spazio come per il resto è semplice e funzionale.
L’utilizzo di materiali industriali (blocchi in calcestruzzo)e materiali naturali (sughero nel pavimento delle aule e per il rivestimento della facciata esterna) permettono di costruire un perfetto connubio tra tradizione tecnica e innovazione nel rispetto dell’ambiente garantendo una certificazione NZEB.
Per la progettazione del nuovo Istituto Malignani a Cervignano del Friuli, particolare importanza è stata data come detto alla sostenibilità energetica del progetto, per questo si sono utilizzati materiali ecocompatibili e smontabili in modo da garantire la circolarità costruttiva.
Questo progetto innovativo ed ecologico fa riflettere su una nuova concezione di scuola, di ambiente scolastico, vera spina dorsale dello spazio pubblico. La scuola deve diventare uno spazio collettivo, aperto, condiviso, vissuto, punto di raccolta degli studenti, centro di formazione anche extra scolastica. Punto di riferimento della comunità e forza innovativa nonché centro nevralgico delle periferie delle grandi città.
Una scuola colorata, divertente, inclusiva e aperta a tutti come una piazza di un piccolo Paese.
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