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Nasce l’Orchestra della Scuola Italiana, Valditara: “Veicolo per avvicinare alla bellezza della musica classica”

“Oggi nasce l’Orchestra nazionale della scuola italiana, un’iniziativa che vuole valorizzare il talento dei nostri studenti e il ruolo fondamentale della musica nella formazione e nella crescita culturale dei giovani”: così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato il nuovo progetto dalla Basilica di San Francesco ad Assisi, dove ha partecipato al concerto del maestro Uto Ughi davanti a 500 studenti.

Come riporta Ansa, l’evento, dal titolo “Uto Ughi per i giovani”, rientra nel protocollo d’intesa tra il ministero e l’omonima Fondazione, volto a promuovere la conoscenza e l’ascolto della musica classica nelle scuole. “La musica – ha sottolineato Valditara – non è solo arte, ma anche disciplina, cultura e identità”.

Prima esibizione a novembre

“È un linguaggio universale – ha aggiunto – che avvicina i cuori e arricchisce lo spirito, come ricordavano Benedetto XVI e Papa Francesco. E quale luogo migliore della Basilica di San Francesco, simbolo di pace e fraternità, per rilanciare il nostro impegno in questo campo?”.

“La prima esibizione pubblica dell’Orchestra nazionale della scuola italiana – ha spiegato il ministro – è prevista per novembre, in un grande evento che segnerà l’avvio ufficiale delle attività. Vogliamo che questa orchestra sia non solo un’esperienza educativa di alto livello, ma anche un ponte tra le generazioni, un veicolo per avvicinare i cittadini alla bellezza della musica classica”.

L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di rafforzamento dell’educazione musicale nelle scuole italiane. “Abbiamo lavorato per potenziare l’insegnamento della musica sin dalla scuola primaria, inserendo nei programmi lo studio della storia della musica, il canto e la sensibilità musicale”, ha spiegato il ministro. Con la nascita dell’Orchestra nazionale della scuola italiana, “il Governo rafforza il proprio impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale e musicale del Paese, offrendo ai giovani nuove opportunità di formazione e crescita”, ha concluso Valditara.

Protocollo Mim – Fondazione Uto Ughi, ecco cosa prevede

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato a giugno il Protocollo d’Intesa con la Fondazione Uto Ughi per promuovere la conoscenza e l’ascolto della musica classica nelle scuole di ogni ordine e grado. 

“Con la firma di questo Protocollo, riconosciamo e valorizziamo la musica come elemento chiave per la crescita dei giovani. Abituarsi all’ascolto sin da piccoli significa aprirsi a una dimensione straordinaria dello spirito umano, avvicinarsi a un’arte che non conosce confini e che è in grado, con un linguaggio davvero universale, di abbattere ogni barriera, divenendo importante occasione di inclusione”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

“Con questo accordo avviamo una collaborazione che sarà certamente proficua. Contribuire a diffondere la conoscenza della grande tradizione musicale classica nelle scuole significa riscoprire anche l’importanza che la musica ha avuto nella storia e nella cultura dei popoli”, ha aggiunto il Ministro. Il Protocollo, della durata triennale, prevede la promozione di attività e progetti formativi volti a diffondere la conoscenza delle varie potenzialità espressive degli strumenti musicali e lo sviluppo di iniziative in cui la musica diventi un’esperienza di ricerca, creatività, aggregazione e inclusione. Il Ministero si impegna a diffondere il Protocollo attraverso i competenti Uffici scolastici regionali, favorendo l’adesione degli istituti.

Le parole di Uto Ughi

Per garantire il coordinamento e il monitoraggio delle attività previste, sarà istituito un Comitato paritetico, composto da due membri del Ministero e due membri della Fondazione Uto Ughi. “Ringrazio il Ministro Valditara per la sua disponibilità e il suo interessamento su questi temi dell’educazione musicale a me particolarmente cari. La musica è un dono prezioso a cui tutti possono e devono accedere. Per questo ho costituito la mia Fondazione. Desidero che i giovani conoscano il grande patrimonio culturale musicale di cui il nostro Paese è ricco, e che possano amare la musica. È fondamentale che abbiano quindi la possibilità di studiare uno strumento e di apprezzare quanto di più bello abbiamo nella vita: la cultura”.

Così ha dichiarato il maestro Uto Ughi. “La nostra Fondazione ha un obiettivo chiaro: rendere la musica classica accessibile a tutti, ma soprattutto ai giovani, che sono il nostro futuro. Con questo protocollo, vogliamo rendere la musica sempre più presente nel percorso formativo ed educativo delle nuove generazioni. Solo facendo conoscere i grandi capolavori, possiamo arricchire il loro percorso di crescita e, nello stesso tempo, coltivare una nuova generazione di appassionati e sostenitori della musica classica”, aggiunge Natascia Chiarlo, Vicepresidente della Fondazione Uto Ughi.

Redazione

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