Vi ricordate il gioco delle margherite? M’ama o non m’ama? Giorno 8/09/2015 sono avvenute le nomine per incarichi per il Personale Educativo presso il Provveditorato di Milano. Alle ore 16.30 gli educatori della gae si sono recati nell’istituto comprensivo “Quintino Di Vona Tito Speri” per andare finalmente a firmare l’agognato incarico o meglio per prendere… un petalo della margherita. Premesso, che in data 4/09/2015 erano state pubblicate le convocazioni per un totale di 6 posti al 31 agosto, 5 al 30 giugno e uno spezzone di 15 ore tra Educandato Setti Carraro e Convitto Longone… 12 esseri umani hanno tirato un sospiro di sollievo nel caos della Buona Scuola, del Monopoli in cui si trovano gli insegnanti, almeno questi educatori avrebbero lavorato. La mala sorpresa è venuta fuori dopo che sono finiti i posti al 31 agosto.
Infatti a dover scegliere tra l’educandato ed il convitto, la candidata che avrebbe desiderato lavorare al convitto maschile si è resa conto che quel posto era stato cancellato a penna dai funzionari. Attimi di sgomento non solo per lei, ma anche per l’ultima tra i fortunati convocati, che credeva di poter prendere almeno 15 ore (mezzo petalo). Dopo la cagnara “giusta e coscienziosa” che si è creata, alcuni esponenti dei sindacati e alcuni funzionari si sono attivati per capire dove fosse sparito quel posto al 30 giugno. Momenti di ragionevole sconvolgimento. L’asserzione sbigottita di tutti: “ma che fine ha fatto il posto?”.
Dopo attimi di panico vergognoso, il posto è miracolosamente ricomparso. Un petalo in più, quello del m’ama… L’ennesima imprecisione anzi errore a danno dei lavoratori. Se non fosse stato per gli educatori attenti al numero dei posti, che cosa sarebbe successo? Vogliamo trasparenza, correttezza. Non si gioca con il lavoro altrui e soprattutto non sempre il lavoro è come una margherita.