In questi giorni, i docenti e ATA precari, con scadenza del contratto al 30 giugno, sono alle prese con la presentazione della domanda di disoccupazione NASPI.
La NASPI spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, compresi i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni, quindi anche i supplenti del comparto scuola.
Non poche sono state le difficoltà riscontrate nei primi giorni di luglio per chi ha provato a inoltrare l’istanza: infatti, il sito dell’INPS, forse a causa del sovraccarico degli accessi, ha presentato molti problemi, non consentendo ai lavoratori di presentare la domanda. Alcuni lettori hanno segnalato anche stamattina di non essere tuttora riusciti ad eseguire la procedura.
Ma perché tutta questa fretta? Chiariamo subito che è importante chiedere la NASPI entro 8 giorni dalla cessazione del contratto.
Infatti, l’indennità di disoccupazione spetta a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno successivo alla cessazione, ma entro i termini di legge.
Quindi, per non perdere neanche un giorno di indennità, è importante rispettare la scadenza dell’ottavo giorno.
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