“Basta col mandare i vostri figli a scuola vestiti come straccioni, ci vuole più di decoro”: è l’originale appello natalizio ai genitori del preside del liceo scientifico Roiti di Ferrara.
Il dirigente scolastico, Donato Selleri, lo ha scritto nella lunga e-mail, pubblicata on line sul sito del liceo, nella quale sostiene, rivolgendosi alle famiglie degli studenti, che “avete scelto per i vostri figli questo Liceo anche per il suo rigore nel pretendere comportamenti adeguati a dei giovani che rappresenteranno la classe dirigente di domani, gli interpreti della società civile, i protagonisti delle professioni intellettuali, delle arti, della cultura”.
Poi il preside argomenta la sua posizione: “Credetemi, mi fa veramente male vedere i nostri ragazzi, abili, capaci, intelligenti, girare per la Scuola laceri e sbrindellati perché è d¡ moda. ll nostro mestiere è promuovere, sostenere, far crescere, fornire strumenti e consapevolezze. E qui ne vedo ben poche”.
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Quindi arriva la richiesta esplicita: “faccio appello a Voi, al di fuori degli schemi e paradigmi adolescenziali, capaci di esercitare la funzione educativa che non s¡ limita a mandarli a Scuola, a vestirli (in questo caso di stracci, anche se firmati e costos¡) e mantenerli ma di offrire loro, assieme a noi, modelli e st¡li di vita, valori e concetti, regole e principi”, ha sottolineato Selleri.
Perché, conclude il preside, “forse l’abito non farà il monaco, ma noi siamo anche come ci presentiamo e rapportiamo con le persone e con i contesti. E gli stracci restano stracci”.
La lettera del ds ferrarese ha immediatamente attratto le attenzioni dei media locali: il quotidiano della Nuova Ferrara, che ha pubblicato la lettera, ha anche avviato un sondaggio su sì o no ai jeans sbrindellati.
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