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Naufragio di migranti a Crotone, Galiano: “Leggerò ai miei studenti le dichiarazioni del ministro. Toglietemi la cattedra, la classe, sospendetemi pure”

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Io glielo dirò, domani, cosa avete fatto”.

Così inizia il post del prof. Enrico Galiano, pubblicato sul proprio profilo Facebook, a commento della terribile tragedia avvenuta nei giorni scorsi sulle coste davanti a Crotone.

E rivolge parole dure nei confronti del Ministro dell’Interno Piantedosi:

Entrerò in classe e leggerò ai miei studenti le dichiarazioni del ministro che ha detto: «Io non partirei se fossi disperato perché sono stato educato alla responsabilità»”.

Il riferimento è alle parole pronunciate dal Ministro subito dopo il naufragio dei migranti, parole che hanno ricevuto forti critiche e acceso molte polemiche, che Piantedosi ha definito solo strumentalizzazioni: “Contrastare i flussi incontrollati e la rete dei trafficanti. Questa la linea politica, il resto sono vuote strumentalizzazioni”.

Nel suo post Galiano continua: “Le leggerò e mi siederò lì ad ascoltare cos’hanno da dire. Hanno dodici anni, i miei studenti. Ed è giusto che sappiano.[…] Glielo dirò che avete costretto in porto le navi che avrebbero potuto salvarli. Glielo dirò che sono anni che usate la vita delle persone per raccattare quattro voti in più. Glielo dirò che cosa avete fatto. Cosa abbiamo fatto, in realtà. Perché siamo tutti responsabili. Glielo dirò che quelli che c’erano prima non erano così diversi, solo che sapevano nasconderlo meglio”.

“E mandatemi la Digos, mandate chi volete, toglietemi la cattedra, la classe. – conclude Galiano – Alla fine è tutto quello che sapete fare: usare la forza con i più deboli. Con quelli davvero forti non ci provate neanche. Sospendetemi pure: voglio poter dire a mia figlia, quando sarà grande e vedrà cosa stava succedendo in questi giorni, in questi anni, quando mi chiederà dov’ero, voglio l’orgoglio di poterle rispondere, a testa alta: dall’altra parte”.