Home Attualità Navigare in modo sicuro? A Parma si può

Navigare in modo sicuro? A Parma si può

CONDIVIDI

Breaking News

April 19, 2025

Dl Pa, le novità per la scuola: assicurazione sanitaria per il personale estesa e nuove assunzioni di docenti di religione

Compiti vacanze di Pasqua, i genitori alla ds: “Scuola alienante, i nostri figli hanno diritto al riposo più di ogni lavoratore”

Libri di testo, prezzi di copertina per la primaria e tetti di spesa per la secondaria a.s. 2025/2026 

Elenchi aggiuntivi Gps 2025: come fare domanda senza errori? La consulenza con l’esperto

Riuscire a difendersi dalle crescenti insidie della rete, ma anche utilizzare internet in modo consapevole e sicuro.

È questo l’obiettivo del progetto “Cittadinanza digitale a scuola” che ha coinvolto in tutto 3.500 ragazzi, 300 insegnanti ed altrettanti genitori.

Il progetto – coordinato dall’Istituto Comprensivo Montebello e cofinanziato da Fondazione Cariparma, dal Comune di Parma e con il coinvolgimento di Associazione culturale Coinetica, Telefono azzurro e Lions – nasce dalla consapevolezza che il problema fondamentale del navigare in modo sicuro è il gap educativo nato dal dilagare degli smartphone nella scuola del primo ciclo e dall’utilizzo sempre più intensivo nella didattica delle tecnologie legate a mondo digitale senza che questo sia accompagnato da una vera competenza da parte di alunni, genitori e insegnanti.

Gli smartphone sono infatti sempre più a disposizione degli alunni delle scuole del primo ciclo a partire dalla quarta classe della scuola primaria, con un picco corrispondente alla seconda secondaria. In particolare il 90% degli studenti delle scuole medie possiede uno smartphone con accesso ad internet e utilizza strumenti come WhatsApp e altri social per rimanere sempre connesso con gli amici.

 

{loadposition eb-sviluppo-psicologico}

 

Parallelamente a questo fenomeno cosi diffuso, i piani “scuola digitale” del MIUR stanno progressivamente popolando di tecnologie le scuole italiane portando ad una rivisitazione dell’insegnamento e dell’apprendimento, attraverso l’uso massiccio di internet, di piattaforme social, di app dedicate, di strumenti cloud come per esempio Dropbox usati per la condivisione di documenti.

Il progetto ha focalizzato in particolare alcune tematiche specifiche quali i temi della sicurezza in internet, il rapporto tra reale e virtuale , i pericoli relativi allo squilibrio tra potenzialità teorici degli strumenti stessi e capacità dei giovani studenti, i potenziali usi “distorti” che possono esser fatti come ad esempio il cyberbullismo.

La giornata conclusiva del primo anno di attività si è svolta all’Auditorium Paganini: alla cerimonia hanno preso parte gli alunni, i dirigenti scolastici coinvolti, il sindaco Federico Pizzarotti; la vicesindaco, con delega alla scuola ed ai servizi educativi, Nicoletta Paci più altre autorità locali.

I giovani, in rappresentanza delle diverse scuole, hanno portato gli esiti dei laboratori effettuati durante l’anno con contributi importanti come il decalogo internet, dimostrando di muoversi con grande disinvoltura nel mondo digitale, mentre le loro famiglie hanno preso piena coscienza di tutti i fenomeni psicologici e culturali collegati. E anche rafforzando i diritti di cittadinanza degli alunni, delle famiglie e degli insegnanti che navigano in rete.

{loadposition eb-sussidi-strumenti}

 

{loadposition facebook}