L’insegnamento, non meno dell’apprendimento, ha bisogno della relazione in presenza per essere efficace. Infatti “docere” non è un mero travaso di conoscenze, ma uno scambio di domande, di dubbi, di risposte interagenti, e anche uno scambio di emozioni che nella DAD è per forza di cose limitato.
Se questo è vero, allora che senso ha far fare all’insegnante non vaccinato la DAD?
È un controsenso.
Per avere una scuola in presenza, visto che non si è fatto niente per avere più spazi, purificatori d’aria anziché limitarsi ad aprire le finestre, sui tracciamenti che il CTS ritiene non necessari e visto anche che sul fronte dei trasporti non c’è stata nessuna novità, l’unica soluzione rimasta fattibile è l’obbligo vaccinale per il personale scolastico e per gli alunni dai 12 anni in su.
Il personale che non aderisce va sospeso anche dello stipendio e sostituito, se il Governo vuole essere coerente.
Per gli alunni si può ricorrere al green pass, così decidono i genitori se vogliono vaccinare i loro figli (non può essere altrimenti, visto che sono minori) e quindi, in casi di contagio di una classe, far fare la scuola in presenza se gli studenti sono vaccinati o in DAD se non sono vaccinati.
Eugenio Tipaldi
Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…
Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…
Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…
L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…
Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…
In risposta ai numerosi quesiti pervenuti sulla gestione dei contratti di supplenza in attesa dell’avente…