Di conseguenza nel caso specifico delle scuole, ovvero nei casi in cui si riscontrino insufficienti livelli di sicurezza (anche se segnalati), la responsabilità dovrebbe ricadere soprattutto sul Dirigente scolastico. Inoltre nel caso in cui si verifichino gravi incidenti sul lavoro, il risarcimento è dovuto non solo al lavoratore ma anche all’intera famiglia, tutto ciò lo ha stabilito la Corte di Cassazione (Cassazione 3ª sez. n.19517/2010) evidenziando che danni di questo genere determinano uno “sconvolgimento delle abitudini di vita” che incidono anche in ambito familiare. A tal proposito si precisa che la decisione della Terza sezione civile (sentenza n.19517/2010) si riferisce alla condanna ad un risarcimento danni di complessivi 120.000 euro (per danni non patrimoniali) in favore della moglie e di due figlie di un dipendente Telecom infortunato, che aveva riportato una invalidità dell’80%. In questo caso è stata confermata la condanna al risarcimento dei danni non patrimoniali che i giudici di merito avevano accordato alla moglie (60mila euro) e alle due figlie (30mila euro ciascuna). Tra le altre cose la Cassazione (che non ha riconosciuto ulteriori danni morali) ha sottolineato che il danno conseguente all’infortunio è stato fonte di sconvolgimento delle abitudini di vita di relazione familiare.
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