L’Adida (Associazione Docenti invisibili da Abilitare) attualmente è l’organizzazione più rappresentativa che si occupa quasi esclusivamente della tutela dei docenti precari di III fascia.
E’ un’associazione radicata sul territorio ed impegnata a dare visibilità a tutti quei docenti che da anni prestano servizio nella scuola pubblica italiana, condividendo le medesime responsabilità e mansioni dei loro colleghi abilitati e di ruolo. Questa associazione sta selezionando alcuni soggetti a cui offrire gratuitamente un ricorso individuale per l’impugnazione dell’esito dei test e la conseguente richiesta di accesso diretto ai corsi TFA.
L’intento è quello di avviare un certo numero di cause estremamente solide, con ottime possibilità di accoglimento non solo dell’impugnazione in sé, ma anche della richiesta di sospensiva e del conseguente accesso con riserva ai TFA, prima della conclusione del ricorso stesso. Le caratteristiche necessarie per poter usufruire di questa opportunità sono le seguenti: per prima cosa aver partecipato ai test e non averne superato le prove, in seguito aver ottenuto ai test un punteggio di 20,50 punti o in alternativa di 20 punti e il fatto che il numero di persone che ha superato la prova presso l’ Università del ricorrente deve essere inferiore al numero di posti messi a disposizione dall’Università stessa.
Per quanto detto potrebbe nascere un distinguo tra i non ammessi alla prova scritta del TFA, fondato sulla valutazione numerica in trentesimi e sul rapporto tra ammessi agli scritti e posti messi a disposizione, che deve essere minore di uno. Forse è bene dare la solidarietà docimologica anche coloro i quali non hanno raggiunto valutazioni prossime al 21/30, perché in caso contrario si potrebbe pensare che a qualcuno piace vincere facile.
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