La notizia dell’imminente concorso a cattedre per poco meno di 64mila posti sta già scatenando polemiche e proteste in rete
I docenti dell’infanzia protestano perchè sono ancora in gran parte bloccati nelle GAE in quanto il piano di assunzioni non li riguardava.
Ma a protestare ci sono anche tutti quei docenti che, non essendo abilitati, non potranno partecipare al concorso.
E poi ovviamente ci sono le polemiche sul numero dei posti messi a concorso, considerati troppo pochi (in particolare i 6mila posti di sostegno corrisponderebbero alla metà di quelli annunciati poco tempo fa dallo staff del Ministro).
La questione più strana riguarda però i 5mila posti messi a concorso sull’organico potenziato.
Se non comprendiamo male dovrebbero essere posti per la scuola primaria o per l’infanzia, in quanto per la secondaria di primo e secondo grado si partecipa su specifiche classi di concorso e quindi non si capirebbe come un laureato in lingue straniere possa concorrere per una cattedra di organico potenziato.
La questione, però, apre un problema più complesso e delicato: l’organico potenziato contnuerà quindi a funzionare in modo approssimativo come è accaduto quest’anno e cioè in modo sostanzialmente scollegato dalle effettive richieste delle scuole? Cosa vorrà dire che i posti di OP saranno coperti da docenti di ruolo a tutti gli effetti? Saranno docenti che copriranno il posto in modo provvisorio come sta accadendo quest’anno o i posti diventeranno stabilmente “potenziati”? E poi, perchè 5mila, dal momento che i posti rimasti liberi dopo le assunzioni di quest’anno sono molti di più?
A quest’ultima domanda si può rispondere richiamando la norma della legge 107 che prevede che l’OP deve essere utilizzato prioritariamente per coprire i posti vacanti e disponibii. E’ quindi possibile che il MEF abbia già fatto al Miur un discorso del tipo: per il prossimo anno, prima di creare nuove cattedre bisognerà usare i posti di OP istituiti dalla legge 107 ma siccome siamo generosi prevediamo di coprirne comunque 5mila con insegnanti di ruolo.
Insomma, a conti fatti il bilancio complessivo dellìOP potrebbe essere negativo e alla resa dei conti i 40mila posti disponibili quest’anno potrebbero essere molti di meno.
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