Per questo motivo ieri la giunta ha deciso di avviare una verifica di questa possibilità già a partire da subito. In cantiere da parte della Giunta provinciale anche il confronto con tutti i protagonisti del mondo della scuola, a partire dalle famiglie e continuando con gli insegnanti. Si vuole evitare, insomma, la rivolta che c’è stata a Bolzano dove la famiglie hanno fatto ricorso al Tar contro la settimana corta. Per non arrivare a questi estremi c’è l’intenzione di fare tutto con gradualità
C’è la convinzione che la settimana corta a scuola porti notevoli vantaggi, sia per dal punto di vista economico sia da quello del tempo libero, mentre in Trentino è già presente il trilinguismo e un modello autonomo di reclutamento degli insegnanti.
E infatti sono stati banditi due concorsi per un totale di 160 posti da insegnante sia nella scuola per l’infanzia che in quella primaria, con particolare attenzione alle lingue. Non solo E’ stata anche lanciata l’idea di un tavolo di lavoro anche con i sindacati per parlare della nuova governance della scuola. In particolare si affronterà il tema dei consigli d’istituto e dei loro poteri.
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