Attualità

Nel 2018 la mission non cambia: un’informazione al servizio della scuola

Il web è sempre più lo strumento principe della comunicazione moderna: su internet viaggiano i comunicati stampa da inviare per e-mail, si ‘postano’ i messaggi sui social, si cercano notizie via Google. E sempre dalla Rete giungono continue notifiche nei nostri Smartphone, sempre più bisognosi di gigabyte per scaricare prodotti dinamici e multimediali.

Il rischio di perdere la parte buona del web

Negli ultimi mesi, la periodicità del flusso di informazioni in entrata ha assunto una mole tale da costringere le persone a ricorrere a sistemi di difesa automatici per respingere l’overload di informazioni in entrata. Con il rischio di privarsi, però, anche delle notizie vere ed interessanti.

E’ in questo mare magnum di dati che il lavoro del giornalista diventa più decisivo che in passato. Perché è lui, il comunicatore professionista, a stabilire quali sono le informazioni meritevoli di pubblicazione e quelle da scartare.

Chi, se non un giornalista competente, può dire se una notizia corrisponde ad una fake news oppure va approfondita per poi essere divulgata? Chi, meglio di lui, in grado di fare selezione e discernere quello che è pubblicabile da ciò che non lo è?

Il “burocratese” che ancora imperversa

Se poi l’argomento diventa settoriale, come la Scuola, la presenza di un esperto di comunicazione padrone della materia – quale è il nostro portale informativo – diventa ancora più indispensabile: perché si ha la certezza di avere a che fare con informazioni preziose, le quali risultano non di rado decisive per il proseguo della carriera professionale. Per un dipendente della scuola, ritrovarsi tra le mani, con pochi clic, delle interpretazioni verificate, vagliate e corrette, significa anche sentirsi meno solo dinanzi alla mole di burocrazia che continua ad imperversare.

Grazie a noi, bandi, ordinanze, norme e quant’altro, troppo spesso ancora legate ad un lessico difficile da comprendere, diventano così ancora una volta alla portata di tutti.

La mission de “La Tecnica della Scuola”, del resto, è sempre stata questa: dal 1949 rimane un punto fermo per chi opera nella scuola, mettendo a disposizione un’informazione a 360 gradi. E milioni di docenti, Ata e capi d’istituto se ne sono infatti serviti con soddisfazione.

Un giornale vero non rifila fake news

Certo, per molti il passaggio dalla carta al web non è stato indolore. Ma oggi, a distanza di tempo, hanno compreso la sua ineludibilità. E hanno apprezzato sempre più la versione digitale del portale: nell’ultimo triennio, non a caso, abbiamo assistito ad una vera escalation di lettori della nostra piattaforma scolastica digitale. Con milioni di contatti mensili, sollecitazioni e richieste di ogni genere.

Ad iniziare da quelle di pubblicazione dei contributi realizzati dallo stesso pubblico, che (attraverso la rubrica “I lettori ci scrivono”) si è trasformato in una sorta di redazione esterna (operante in simbiosi con quella interna al giornale): poiché si tratta di addetti ai lavori, questi lettori riscuotono sempre molto interesse, perché danno voce a situazioni reali, che esprimono gioie (poche) e mal di pancia (molti) che arrivano da dentro la Scuola.

Poi ci sono i contributi dei nostri esperti, che di volta in volta, seguendo le vicende di attualità, politica, sindacali e via dicendo, indicano la strada migliore da seguire per affrontare il problema di turno.

Il nostro impegno è insistere su questa strada. Avvalendoci di quelle tecnologie interattive che oggi ci permettono di avere in tasca le risposte giuste anche alle domande più improbabili: no fake news proposte da pseudo-giornalisti o dagli artisti del copia-incolla.

Alessandro Giuliani

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