L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la bozza del modello 730 che i contribuenti dovranno compilare con riferimento ai redditi 2016.
Tra le novità, fa la comparsa il cd. School bonus.
Si tratta, ricordiamo, di un credito d’imposta “riconosciuto a chi effettua erogazioni in denaro in favore degli istituti del sistema nazionale di istruzione, cioè istituzioni scolastiche statali, istituzioni scolastiche paritarie private e degli enti locali.
In particolare, viene riconosciuto per queste tipologie di investimenti:
- realizzazione di nuove strutture scolastiche
- manutenzione e potenziamento di quelle esistenti
- interventi per il miglioramento dell’occupabilità degli studenti
I contribuenti che possono fruire del credito sono persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d’impresa.
Per le erogazioni liberali effettuate nei periodi d’imposta 2016 e 2017 il credito d’imposta è del 65%, mentre scende al 50% per quelle effettuate nel 2018.
Verrà ripartito in 3 quote annuali di pari importo e non è cumulabile con altre agevolazioni previste per le medesime spese. Per i titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta è utilizzabile tramite compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP.
Tornando al modello 730: secondo quanto riportato nelle istruzioni (anch’esse ancora in bozza), nella sezione VIII – rigo G10 sarà possibile indicare l’ammontare delle erogazioni liberali effettuate nel 2016, fino ad un tetto massimo di 100.000 euro.
La condizione che consente di fruire del credito di imposta è che le somme siano versate al bilancio dello Stato sul capitolo n. 3626 utilizzando il codice IBAN IT40H0100003245348013362600.