Nel modenese si fanno ancora i conti con il dopo-sisma

Dopo aver svolto un interno anno scolastico in strutture prefabbricate o in istituti d’appoggio, quasi 5.000 alunni di Mirandola, il comune del Modenese colpito dal sisma in Emilia di 16 mesi fa, stanno tornando a vivere la scuola in condizioni di sempre maggiore normalità. Pochi meno sono quelli tornati sui banchi a Finale Emilia. Anche se occorreranno anni per tornare in maniera definitiva negli stabili di un tempo, dopo il dramma del terremoto tanto è stato fatto per garantire ai giovani la continuità didattica e sedi scolastiche adeguate vista l’inagibilità di quasi tutte le strutture.
Tra le strutture in via di realizzazione vi è l’istituto tecnico ‘Galilei’ di Mirandola, che sarà ricostruito dalla Provincia di Modena con il sostegno di Barilla. Nella scuola materna della città dei Pico è stata attivata una nuova sezione grazie alla realizzazione di una struttura prefabbricata di circa 200 metri quadrati alla scuola ‘Sergio Neri’ di via Toti. L’intervento è realizzato grazie alla Provincia di Varese per la donazione della struttura, al Comitato ‘San Giovanni’ di Oneglia (Imperia) per gli arredi, al Comune di Cordenons (Pordenone) per la donazione finalizzata al progetto di decoro, al Circolo Morandi e all’associazione Agesci 1 e 2 di Mirandola.
Ma ci sono anche altre nuove strutture. Nella primaria di via Dorando Pietri è stata ampliata l’offerta formativa grazie a sei aule e due laboratori. Anche in questo caso sono state riconfigurate le aule e portate a 50 metri quadrati. “Oggi ho fatto gli auguri agli studenti delle nostre scuole – scrive su Facebook il sindaco di Mirandola Maino Benatti – Li ho visti belli carichi, ma anche sereni e pronti per le nuove sfide che li attendono. Ho raccomandato loro di andare a scuola per imparare ma anche per divertirsi. I loro sorrisi mi hanno trasmesso una grande forza”. Auguri di buon anche dalla redazione della Tecnica della Scuola.
Alessandro Giuliani

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