Tra le idee programmatiche del PD, che riguardano il rilancio della scuola, spunta un’ interessante proposta sugli organici dei prossimi anni scolastici.
L’idea politica del partito democratico, è quella di pensare ad un sistema di scuole collegate in rete tra loro, di conseguenza l’organico funzionale, non sarà più un organico di istituto, ma potrebbe essere un organico funzionale alla rete di scuole. Ma cosa significa, nella sostanza, organico funzionale di rete? Per rispondere con precisione a questa domanda, bisogna citare l’art.50 della Legge 5/2012, che all’art.50 comma 1 punto d) impone la definizione di un organico di rete con la finalità di creare reti territoriali tra istituzioni scolastiche, al fine di conseguire la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e finanziarie; nonché per l’integrazione degli alunni diversamente abili, la prevenzione dell’abbandono e il contrasto dell’insuccesso scolastico e formativo, specie per le aree di massima corrispondenza.
Questo tipo di organico avrà carattere di stabilità per almeno un triennio, anche per i posti di sostegno ,fatte salve ovviamente le esigenze d’emergenza che si potrebbero determinare annualmente, in una singola scuola o in una data rete di scuole. È quindi pensabile che, se a governare l’Italia, sarà il partito di Bersani, nessuna rivoluzione verrà attuata rispetto ai provvedimenti di riforma che sono stati attuati dai governi precedenti, ma si avranno solo dei provvedimenti tampone, per porre rimedio all’emorragia di tagli, che hanno caratterizzato le politiche scolastiche degli ultimi cinque anni.
Con questo nuovo modello di organici di rete, quali saranno le novità? Cosa cambierà in sostanza? È ipotizzabile che i docenti che saranno individuati soprannumerari, non saranno individuati più da semplici graduatorie d’istituto, ma bensì da graduatorie di rete, sostanzialmente verrà stilata un’unica graduatoria di rete da cui individuare il perdente posto. Il perdente posto sarà colui che non troverà più cattedra o residui di ore nella rete di appartenenza. La speranza è quella, ma questo l’on. Puglisi non lo dice, che questo modello di organico funzionale venga completamente scollegato dall’odioso art.64 della legge 133/2008.
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