Le scuole del Salento aderiscono al “Piano estate” promosso dal Ministero dell’Istruzione, e finanziato con 400 milioni, con dei progetti singolari, come la ripetizione di quelle materie dove tanti studenti si fermano, corsi di scacchi, di recitazione, di oratoria e perfino laboratori per superare la timidezza parlando in pubblico. Ma anche corsi di potenziamento e di recupero di 30 o 60 ore e percorsi di lingua straniera di 100 ore, insieme a attività per incentivare l’inclusione, la socialità e attività ricreative.
Sembra dunque che molti dirigenti scolastici del salentino abbiano partecipato all’avviso pubblico attraverso il quale gli studenti potranno beneficiare gratuitamente di una importante offerta scolastica, disponibile già da questa estate, attraverso figure professionali interne o esterne, e con la possibilità di arricchire l’offerta del Piano tramite accordi con enti locali, Università, associazioni sportive, centri di volontariato e del terzo settore.
Qualche dirigente spiega al Quotidiano di Puglia che la propria scuola è già pronta per lanciare corsi di bagnino e altri in materia di competenze digitali, ma pure progetti per il padel e altre iniziative in ambito sportivo.
E ci sono poi progetti per lo sviluppano della socialità tra i ragazzi, compresi corsi di musica e canto, sport e sviluppo del problem solving e del pensiero critico.
Altri dirigenti, col collegio dei docenti, puntano “su attività che possono costituire momenti di aggregazione e favorire lo star bene a scuola, attraverso lo sport, la musica, il teatro, senza però rinunciare ad attività che rafforzano le competenze di base”.
Ma sono stati pensati anche percorsi per potenziare la competenza imprenditoriale, personale, sociale e capacità di imparare a imparare, consapevolezza e espressione culturale, lingua madre, matematica, scienze e tecnologie, educazione motoria e altre.
In pratica, tutte queste scuole, coi loro dirigenti, aspettano soltanto l’autorizzazione del Ministero e pure le giuste attenzioni delle famiglie che dovrebbero essere contente di trovare un’occupazione preziosa e formativa per i propri figli.
L’unico punto di dubbio è però proprio l’accoglienza da parte dei ragazzi: saranno contenti di ritornare sui banchi anche in estate?
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