Sedicimila addetti nel settore delle pulizie rischiano di perdere il loro posto di lavoro dall’1 gennaio 2003, perché la legge Finanziaria, semplicemente, si è "dimenticata" di stanziare i fondi per il servizio di pulizia in 2.200 istituti scolastici di ogni ordine e grado, quasi tutti nel Centro-Sud e nelle Isole.
A fronte di un contratto di durata quinquennale, Consorzi di imprese e di cooperative hanno avuto assegnato i finanziamenti relativi a diciotto mesi, cioè fino al 31 dicembre 2002.
I lavoratori occupati, sulla base della Convenzione, sono concentrati, per l’85 per cento, in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania.
Il taglio, quindi, graverà pesantemente su aree del paese già provate da un notevole tasso di disoccupazione e disagio sociale. I Consorzi interessati hanno chiesto di incontrare il Governo per sottolineare la drammaticità della situazione. Intendono, inoltre, sensibilizzare il Parlamento perché intervenga in fase di discussione della legge Finanziaria.
Sono state coinvolte anche le organizzazioni sindacali di categoria che hanno annunciato iniziative rivolte al superamento dell’attuale, drammatica, situazione.
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