Nella “Giornata mondiale del bacio”, che cade appunto oggi, 13 aprile, per ricordare il record mondiale di coppia thailandese che si è baciata per 58 ore consecutive, si viene a sapere pure che un bacio smuove ben 34 muscoli facciali e 112 muscoli posturali e prevede lo scambio di circa 80 milioni di batteri: 20 milioni in più degli abitanti d’Italia. Ma sembra pure che nella vita si arrivi a scambiare, almeno qui da noi, circa 100mila baci, cioè 7 baci al giorno. Che è una media empirica come quell’altra media del pollo a testa per abitante, anche se c’è chi ne mangia due e chi niente. E siccome nel bacio ci sarebbero nascoste gioia, esultanza, speranza, dolore i baci non sono mai abbastanza e così di feste del bacio ce n’è anche un’altra: il National Kissing Day che cade il 6 luglio.
Non è però detto, perché non è stata mai fatta una statistica finora, quanti baci si scambino a scuola sia tra studenti e sia tra professori, ma anche tra gli uni e gli altri, compreso il personale. Tuttavia, siccome “Il bacio è il modo più sicuro di tacere dicendo tutto”, come scriveva Guy de Maupassant, benchè lo si trovi persino nei bigliettini dei baci Perugina, qualche alunno oggi ha forse pure pensato di marinare l’interrogazione tentando di baciare la professoressa: un bacio per la ripetizione della lezione, tacendo dico. Certamente la trovata si potrebbe ripete ogni giorno, prof consenziente, anche se, in questi tempi di covid e di distanziamento, baciarsi non si può, a meno che non si possegga un reciproco tampone recentissimo o il green pass.
Ma oltre al bacio, diciamo così “gerarchico” o al posto della interrogazione, per ripetere la lezione senza parlare, i baci si scambiano anche tra amici, tra genitori e figli e soprattutto fra innamorati, anche se questi hanno valore, valenza, peso e rumore diversi.
Ad ogni buon conto, baciarsi oggi, oltre a una modalità comunicativa non verbale, è anche una occasione per suggellare la giornata e se poi dovesse risultare difficoltoso farlo per motivi di distanziamento e di sicurezza, mandarsi un bacio sulle ali di un sospiro non pregiudica contagi, mentre noi lo mandiamo da dietro un computer a tutti, senza distinzione ma con particolare riguardo agli insegnanti che sappiamo essere un po’ “seccati” per gli stipendi che stanno al palo, aspettando forse il bacio della fortuna o del contratto di lavoro.