Estero

Nella scuola “113” di Kiev un rifugio antiaereo

Con la tensione sempre più forte fra Usa e Russia, in Ucraina si cerca di correre ai ripari e così nella scuola statale di Darnytsa a Kiev è stato allestito un rifugio sotterraneo antiaereo in caso di emergenza. 

La scuola statale, riferiscono le agenzie, sorge proprio a fianco della Casa dei missionari di don Bosco e  accoglie 500 alunni, dalle primarie alle superiori, con un indirizzo tecnico-sportivo.

Interessante quanto riferisce la direttrice. “Qui si praticano una ventina di sport, siamo stato campioni fra le scuola ucraini di turismo acquatico. Maschi e femmine hanno facoltà di decidere quali laboratori seguire. Ci sono ragazze che optano per la falegnameria e ragazzi che invece scelgono il taglio e cucito, abbiamo degli studenti molto bravi nell’arte del ricamo”.

In palestra, si ritrovano a giocare insieme alunni e professori, ma ci sono anche ex allievi, ora studenti all’università, che vengono a giocare. 

“Qui si avverte un po’ di tensione, – viene spiegato dai prof -ma l’informazione che circola in Ucraina semina un panico e un terrore che in realtà non ci sono. Mi riferisco al contesto dei media nazionali, che stanno gonfiando le notizie.  Un po’ come è successo con la copertura mediatica della pandemia del Covid. Tutti ora sono in attesa di una guerra, ma noi speriamo con tutto il cuore che il conflitto non scoppi. Dobbiamo ricordarci che siamo vivi e siamo chiamati a vivere la nostra quotidianità in modo normale, pieno, senza paura, gustando ogni nostro singolo giorno”.

In ogni caso, pur proseguendo la scuola la sua vita ordinaria, si prepara a eventuali cambiamenti improvvisi, ad azioni di carattere militare che potrebbero mettere a rischio la vita degli studenti.  E allora nei sotterranei della scuola si trova il rifugio antiaereo, dove  dare riparo agli alunni in caso di bombardamenti.

Il bunker ha dei bagni ed è attrezzato con tutto il necessario per sopravvivere per alcune ore, durante l’eventuale attacco: acqua, cibo, presidi medico-sanitari, lampadine, libri per studiare, mascherine. Tutto il materiale immagazzinato è suddiviso per classi e viene periodicamente cambiato.

Sulle pareti, file di pannelli illustrano con le immagini le tecniche militari, la composizione e l’uso di fucili e di altre armi. 

Pasquale Almirante

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