Che senso ha che dopo 36 mesi di lavoro nella scuola un docente non possa più svolgere servizio? Proprio quando si sono già acquisite esperienze lavorative non sarebbe più utili? Il lavoro docente resterebbe l’unico a tutele decrescenti! Può spiegarci il perché? Come è possibile che il piano educativo della scuola rientri nelle prerogative del dirigente scolastico? La scuola è partecipazione. Le scelte educative devono restare di competenza del collegio dei docenti.
Chi ha solo pensato questo può continuare ad interessarsi di scuola o meriterebbe di cambiare attività? Il Preside dove essere giudicato per il suo lavoro dalla sua comunità scolastica (collegio docenti allargato al consiglio di istituto) e non da fumose commissioni regionali. Cosa giudicherebbero queste commissioni? I risparmi di spesa o l’effettivo buon governo della scuola? Perché non far giudicare alla comunità scolastica la guida della singola istituzione scolastica? Lo sa Sig. Renzi che i dirigenti scolastici attuali sono diventati, con diverse sanatorie, prima professori, poi presidi e infine dirigenti scolastici? E questi “esperti” dovrebbero accentrare tutto il potere scolastico? Perchè? Pensa che questo sia tollerabile in uno Stato democratico? Lasci stare la sua lettera, sarebbe un’ammissione della difficoltà in cui si è cacciato. Ritiri tutto. Altrimenti il mondo della scuola lo costringerà democraticamente a farlo!
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