I lettori ci scrivono

Nelle scuole ci vogliono assistenti tecnici esperti in tecnologie assistive e tiflotecniche

L’articolo 2 del DM 187/2020 e il relativo Allegato 2 provvedono alla ripartizione tra gli USR delle risorse disponibili per fornire un supporto tecnico alle esigenze delle istituzioni scolastiche del primo ciclo nella gestione della didattica a distanza attraverso il reclutamento di mille assistenti tecnici a tempo determinato.

Tra le questioni emerse in questo periodo di Didattica a distanza vi è certamente la difficoltà di mettere a punto un sistema che consenta anche ai ragazzi diversamente abili, nelle diverse disabilità, e studenti DSA di garantire loro l’apprendimento a distanza. Le difficoltà incontrate sono di diverso ordine:

  • I dispositivi di cui gli studenti si avvalgono a scuola non sono sempre presenti a casa con le stesse configurazioni e accorgimenti: situazione non sempre superabile poiché le famiglie non hanno le competenze necessarie per questo tipo di interventi. Analogamente sono mancanti le specifiche competenze da parte del personale docente. Solitamente, infatti, la messa a punto avviene con aggiustamenti progressivi e talvolta con l’ausilio di personale esperto esterno proveniente da aziende specializzate o dai centri di assistenza cui lo studente è in carico.
  • Le piattaforme individuate dai docenti per la didattica a distanza sono state scelte sulla base delle indicazioni fornite dall’istituto, per esempio l’animatore digitale, o da scelte del docente stesso che non sempre ha le competenze o la sensibilità per soffermarsi a valutare l’eventuale accessibilità di tali piattaforme o la capacità delle stesse nel “dialogare” con le unità dedicate agli alunni diversamente abili. Talvolta infatti le piattaforme utilizzate si basano su iconografia e pulsanti rendendo non accessibile l’interazione per tutti coloro che non vedono lo schermo o non dispongono dell’abilità di spostare il mouse e di cliccare su un’icona grafica.
  • Le competenze specifiche per accompagnare la didattica a distanza per le disabilità hanno figure professionali ben precise e sono quelle di tecnici esperti in tecnologie assistive e tiflotecniche che attengono a conoscenze specifiche nelle diverse unità periferiche per disabili (una tastiera braille, una stampante braille o un video ingranditore, una sintesi vocale o un dispositivo con cursore oculare o un semplice mouse riadattato o altri dispositivi …).

La scuola, dunque, non può e non deve adottare una risposta di “improvvisazione”: deve, invece, percorrere la strada della qualità e del riconoscimento permanente (e non solo nell’emergenza) di alcune professionalità ben precise.
Secondo ANCODIS, una proposta capace di colmare questa mancanza di competenze specifiche potrebbe essere una misura individuata dall’articolo 2 del DM 187/2020 che consenta alle scuole POLO di individuare una figura di ASSISTENTE TIFLOTECNICO capace di supportare i casi presenti nelle scuole di riferimento.
Le professionalità assunte a tempo determinato consentirebbero di utilizzare le professionalità disponibili ma al tempo stesso di formare gli assistenti tecnici a tempo indeterminato in queste specifiche competenze e, laddove necessario per un numero di casi elevato, si potrebbero stabilizzare queste figure di ASSISTENTE ASSISTIVO e TIFLOTECNICO creando un supporto professionale nuovo sul piano tecnologico fondamentale per l’apprendimento degli studenti disabili ben oltre il periodo emergenziale in atto e per l’intero curriculo di studio.

per ANCODIS (Associazione nazionale collaboratori d.s.)
Rosolino Cicero
Catia Mastantuono

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