Per favore dunque, lamentiamoci di meno dei nostri alunni che tuttalpiù possono venire “disarmati” di penne e libri, quaderni e compiti. Le ragazze potranno avere qualche trucco, ma mai un’ascia e tanto meno una pistola, così come i ragazzi che sappiamo più propensi al panino e alla birra o a qualche gadget per fare colpo e non per colpire come i loro coetanei inglesi, muniti dentro lo zaino perfino di fucili e mannaie: ma per farci che cosa? La mannaia del boia di Londra o di Jack lo squartatore?
I media britannici però, riportando la notizia, specificano che si tratta di uno studio, regolarmente pubblicato, e realizzato tra più di 80 scuole di primo grado nel periodo 2011-2013.
In queste sedi scolastiche sono state rinvenute più di 300 studenti in possesso di asce, lame di rasoio e mannaie. Inoltre 36 studenti avevano pistole, fucili, armi ad aria compressa e ‘taser’, arma che usa l’elettricità per far contrarre i muscoli del soggetto colpito. La scarica prodotta è ad alto voltaggio (circa 50.000 volt) e a basso amperaggio (6 milliampère), partendo da una normale batteria a 7,2 volt.
Tutti sono stati accusati di possesso illegale di armi. In una scuola scozzese inoltre uno studente su 8 poi aveva con se’ un coltello. Si tratta, secondo il rapporto, solo della punta dell’iceberg, tenendo in considerazione che, secondo gli organizzatori dello studio, ”21 delle 52 forze di polizia impegnate nei rilievi non hanno segnalato le loro statistiche”.
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