A più di trenta anni dalla morte, i curricoli didattici di tutte le scuole secondarie di primo grado di una regione che vanta tassi altissimi di precarietà economica, sociale, politica fino alla più nota illegalità, la musica di un cantante diviene…letteratura e assurge a dignità di contenuto culturale e viene affidata alla scuola perché meglio e più adeguatamente venga…metabolizzata dai giovani di oggi che, grazie alla scuola, si accingono a divenire adulti e cittadini di una terra che tutti vorrebbero migliore.
Questo grazie all’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione che si è assunto gli oneri per stampare e distribuire i materiali necessari a “trasmettere alle generazioni di domani il ricordo di un artista universale”.
L’iniziativa, nata da un’idea dell’Associazione “Chi vive in Calabria vive d’amore”, è vista addirittura come “un manifesto della Calabria per il futuro” ed ha trovato l’incondizionato entusiasmo dell’assessore Sandro Principe che l’ha fatta immediatamente propria, l’ha finanziata e non ha perso tempo per fare pervenire ai dirigenti scolastici della regione una lettera circolare con cui invita e autorizza i docenti calabresi a prevedere tempestivamente un numero di ore riservate alle lezioni su Rino Gaetano.
Il Cd da distribuire agli studenti conterrà solo un brano, il famoso “Ma il cielo è sempre più blu”, in quanto “canzone che riassume la voglia di rivalsa dei giovani del Sud, nonostante tutto”. Sarà accompagnato da un volume con una biografia del cantante e i testi della sua vasta produzione discografica.
Ma l’operazione della politica regionale calabrese non finisce qui: l’Assessorato alla Pubblica Istruzione è impegnato a sciogliere con gli eredi del cantante il nodo dei diritti d’autore. Altri consiglieri regionali hanno presentato un disegno di legge per “la tutela e la valorizzazione della sua opera”.