I libri scolastici, in Ungheria, da questo anno scolastico, saranno pubblicati unicamente dal centro statale dello Sviluppo dell’istruzione (Ofi), ed i testi usati precedentemente, di vari editori privati, non sono più ammessi nelle scuole statali.
I testi scolastici, secondo i critici, propagano il nazionalismo di Orban.
Presentano ad esempio l’immigrazione come un pericolo per i valori tradizionali della nazione. Presentano l’Ue come un organismo contro quale il Paese deve difendersi.
“Gli studenti imparano che i migranti sono pericolosi, e che la lotta della nazione ungherese contro gli stranieri è un valore assoluto”, dice Laszlo Miklosi, presidente dell’Associazione degli insegnanti di Storia.
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