E’ ripartito l’anno scolastico e da più parti arrivano consigli su come rapportarsi allo studio, su come prenderla affinché la scuola non sia un’esperienza dolorosa e drammatica, come invece purtroppo è per non pochi utenti dell’istruzione.
Ricordo che ai miei (lontani) tempi si diceva che per avere successo a scuola occorrono intelligenza e volontà.
Io sostituirei questi due sostantivi: al posto della parola intelligenza userei la parola capacità, che comprende sì l’intelligenza ma anche l’intuito, la memoria, l’associazione di idee. E invece di parlare di volontà parlerei di voglia. “Volontà” ha una connotazione negativa: mi sa di obbligo, DI autoimposizione, DI violenza su se stessi, mi ricorda il “volli-sempre volli-fortissimamente volli” di alfieriana memoria. Mi fa immaginare qualcuno che invece di stare sui libri vorrebbe essere da tutt’altra parte a fare tutt’altra cosa. Mentre invece “voglia” significa interesse, curiosità, stimolo ed invito alla scoperta, quindi qualcosa di positivo.
Ecco: chi nella cartella scolastica insieme ai libri riesce a mettere anche capacità e voglia si approccia allo studio in maniera davvero produttiva.
Daniele Orla
Mercoledì 25 è mancato Beniamino Brocca, politico e uomo di scuola il cui nome resta…
Sono diversi gli Uffici scolastici regionali che hanno riaperto i termini per le richieste dei…
Mi è capitato di leggere la lettera, da voi pubblicata il 22 Settembre 2024, di…
Com’è noto il Tar non ha espresso parere favorevole sull’istanza cautelare per l’ammissione alle prove…
Mentre si attende di conoscere se la Carta docente verrà decurtata di 75 euro e…
“Il Consiglio di Stato si è espresso definitivamente sul regolamento relativo al Liceo del Made…