Nuova pronuncia favorevole all’inserimento a pettine nelle graduatorie ad esaurimento dei docenti neo specialisti di sostegno.
Si tratta di coloro che, di recente, avendo dichiarato il conseguimento del titolo di specializzazione ai sensi del DM 325/2015, erano stati collocati in coda nelle GaE.
Il ricorso è stato presentato, al Tribunale di Caltagirone, da un docente precario che ha rivendicato il proprio diritto all’inserimento “a pettine” negli elenchi di sostegno, nonché di adottare i provvedimenti consequenziali ai fini dell’individuazione dei docenti destinatari delle proposte di stipula dei contratti a tempo indeterminato (cc.dd. fasi da 0 a C ex L. 107/15).
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Ebbene, il giudice del lavoro di Caltagirone con ordinanza del 1° febbraio scorso, condividendo le tesi difensive dell’avvocato Dino Caudullo, ha accolto il ricorso d’urgenza, rilevando che, né il D.M. n. 235/14 relativo all’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per il triennio 2014-17, né il D.M. 325/15 attinente specificamente alla eventuale sopravvenuta acquisizione del titolo di specializzazione per il sostegno, risultano contenere alcun riferimento ad un eventuale “elenco aggiuntivo” alla fascia di appartenenza (contrariamente a quanto precedentemente previsto dai DD.MM. 39/10, 53/12 e 572/13).
Il Tribunale ha anche precisato che, ove mai si ritenesse implicito un tale riferimento rispetto a quanto avveniva negli anni precedenti, i DD.MM. dovrebbero comunque essere disapplicati alla luce dei principi enunciati dalla Corte Costituzionale nella sentenza 41/2011 che pongono il merito quale unico criterio di giusto collocamento in graduatoria, ordinando al Miur di inserire il ricorrente “a pettine” negli elenchi di sostegno, sin dalla fase 0.
E, infine, i giudici hanno imposto di adottare i provvedimenti consequenziali ai fini dell’individuazione dei docenti destinatari delle proposte di stipula dei contratti a tempo indeterminato.
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