Nessun incarico ad alcuni dei 3000 diplomati

Molti precari stanno seguendo la vicenda di noi 3000 diplomati, per cui chiedo gentilmente di poter essere letta e ascoltata ancora una volta, aggiungo che è anche un mio bisogno di sfogoi, per sopravvivere psicologicamente a quanto mi sta accadendo.
 
Cosa è avvenuto di noi diplomati con sentenza favorevole in Italia?  Beh alcuni hanno avuto il ruolo, altri l’incarico a tempo determinato, altri ancora, come me un bel niente. Ricapitolando la mia situazione, avendo oltre al diploma 2 lauree, una in SFP con il sostegno, ed essendo rimasti vacanti in provincia di Lucca 15 posti sul sostegno per assenza di specializzati nelle GAE,  questa mattina, con altre ricorrenti diplomate mi sono recata alle convocazioni dell’Usp di Lucca e ho chiesto di partecipare alle assegnazioni sui posti restanti, ovvero quelli scoperti non andati a ruolo, con incarico a tempo determinato; era un mio diritto visto che sono in gae con riserva cautelativa e con un punteggio molto alto.
 
La risposta è stata negativa, la motivazione del diniego di nominare noi diplomate è stata che l’ordinanza n 1089  del 31 agosto ha valore  solo per la Lombardia per cui noi della Toscana non abbiamo alcun diritto di accedere ad incarichi. Per evitare litigi, che mi sembravano inutili, ho chiesto ai funzionari di firmarmi il verbale che ho stilato su quanto accaduto di fronte a testimoni, ovviamente si sono rifiutati. Anzi diciamo pure che l’atteggiamento di una funzionaria era del tutto simile a quello di un papero che difende il suo territorio e che si scaglia contro un ignaro visitatore, tanto che alle parole della signora, molto impetuosa nel negare ogni mia richiesta, ho provato un grande disagio; eppure ero io dalla parte della legalità e avrei potuto denunciare loro per abuso  d’ufficio. Ora,  la vertenza del 31 agosto del Consiglio di Stato specifica il valore della riserva cautelare attribuita ad aprile sempre dal Consiglio di Stato a noi diplomati,  e demanda all’Usp di Milano il compito di vigilare affinchè sia rispettata.
 
Aggiungo di seguito, nella lettera, parte della sentenza,  in modo che possiate vederla anche voi, perchè sebbene abbia i requisiti per fare la maestra, e per capire in linea di massima ciò che leggo,  non  ho quelli di un  avvocato e trovandomi di fronte  proprio ad un avvocato che rappresentava il mio provveditore, che oltretutto sembrava in grado di spiegare sapientemente l’ordinanza  mi sono azzittita e limitata solo a fare un verbale. 
 
Si spera che qualcuno più preparato di me, e mi riferisco soprattutto a quei ” pezzi grossi ” delle sale del Miur vengano tra noi ignoranti a portare un po’ di lumi sulla interpretazione dell’ ordinanza visto che alcuni usp l’hanno accolta e altri rigettata. Dal mio  punto di vista, una riserva cautelare, deve cautelarti, altrimenti le avrebbero dato il nome  solo di riserva. Ma io, ripeto, conosco un po’ la mia lingua, so  come interagire con i bambini, ma non interpretare le leggi. Spero davvero che il nostro Ministro, che appare così sicuro di sè e preparato, possa al più presto intervenire per fare chiarezza.
 
“Rilevato che l’Amministrazione scolastica – in esecuzione dell’ordinanza di questa Sezione n. 1089 del 2015 – ha consentito l’ammissione dei ricorrenti in G.A.E. specificando che, ai sensi dell’articolo 6, comma 6, del D.M. n. 235 del 2014, “l’iscrizione nelle graduatorie con RISERVA, determinata dall’attesa del conseguimento del titolo di abilitazione (caratterizzata dalla lettera S) o da un contenzioso in atto (caratterizzata dalla lettera T) non consente all’interessato di stipulare contratti individuali di lavoro a tempo indeterminato o determinato” (cfr., D.D.G. dell’USP di Milano, prot. n. 0013161 del 15 luglio 2015);

Considerato che – al di fuori del piano straordinario di assunzioni per l’anno scolastico 2015/2016 di cui all’art. 1, commi 93 e 96, della legge n. 107 del 2015 – la generalizzazione di tale depotenziamento dell’iscrizione con riserva nelle graduatorie non sembra avere fondamento legislativo; P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

Accoglie in parte la domanda di ottemperanza all’ordinanza n. 1089 del 2015 (Ricorso numero: 503/2015), esclusi gli effetti per il piano straordinario di assunzioni per l’anno scolastico 2015/2016; Assegna al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia, il termine di 15 giorni, dalla notificazione o dalla comunicazione della presente ordinanza a cura della Segreteria della Sezione, per dare esecuzione all’ordinanza n. 1089 del 2015, nominando fin d’ora commissario ad acta – in caso di ulteriore inottemperanza – il Prefetto di Milano perché provveda all’esecuzione, con facoltà di delega ad un funzionario dell’Ufficio;

Dichiara interamente compensate tra le parti le spese di lite. La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 27 agosto 2015 con l’intervento dei magistrati: Stefano Baccarini, Presidente Claudio Contessa, Consigliere Roberta Vigotti, Consigliere Marco Buricelli, Consigliere Maddalena Filippi, Consigliere, Estensore”. ( Cit. Ordinanza del 31 agosto del Consiglio di Stato)

 
Per concludere mi rivolgo alla Signora  Ministro dicendole che se sono giunta a questo punto è perchè sono esasperata. Avevate tolto sia i corsi abilitanti  che i concorsi,  una legge del 2000 diceva che gli insegnanti della primaria devono essere laureati, così l’unica via per fare un lavoro che amavo, nel 2009, mi sembrò conseguire la laurea in sfp.  Ancora non sapevo con certezza, all’atto dell’iscrizione, che avreste escluso noi laureati in SFP dall’inserimento nelle gae.  Così con grossi sacrifici a 42 anni mi sono rimessa a studiare, mentre contemporaneamente continuavo a ricoprire come maestra incarichi al 30 giugno fuori provincia e  con professionalità (come tutti i miei colleghi possono testimoniare); poi miracolosamente arriva nel 2012 un altro concorso per la scuola,  avrei dovuto, forse, rimandare i miei studi e addestrarmi  con i quiz , sinceramente però le cose che facevo all’Università erano più interessanti e dovevo fare una scelta.
 
Non ho partecipato,  ma sapevo che la mia laurea sarebbe stata abilitante e con valore concorsuale,  oltretutto volevo  la specializzazione nel sostegno, infine sospettavo che anche il mio diploma fosse abilitante, sebbene voi del miur lo abbiate negato, imponendo ai docenti diplomati onerosi corsi abilitanti per entrare in ruolo.  Andando indietro nel nostro passato dovevamo capirlo tutti  che il diploma magistrale aveva valore abilitante, dal momento che c’è stato un periodo in cui  in ruolo si entrava con il doppio canale (per supplenze) senza concorso. I pasticci li avete fatti ai piani alti, per cui lì si devono risolvere e sicuramente non andando contro la legge o come si sta facendo ledendo i diritti dei diplomati, laureati, tieffini e i poveri disgraziati precari sfruttati da una vita e messi nel “dimenticatoio”.
 
Non siamo struzzi, o bestie, siamo esseri umani e come tali persone da rispettare e da considerare sempre come “FINI”   e mai come mezzi adatti a risolvere equazioni  impossibili nelle varie parti di Italia. Io andrò avanti, voglio il ruolo, non vorrei rifare il concorso, accetto piuttosto un esame sulla mia abilità di docente; che venga chiunque ad esaminarmi, non temo confronti !
 
Aggiungo… il ruolo lo voglio sul sostegno, sia perchè sono competente in quel ramo, sia perchè mancano i docenti specializzati,  ma soprattutto perchè gli  alunni con 104 hanno il diritto  per legge di avere insegnanti specializzati . Non posso nascondere poi il desiderio di dare continuità  alla mia bambina, quella dell’anno passato, che vuole ancora la sua maestra ed io che desidero tornare da lei.
I lettori ci scrivono

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