L’art. 5, comma 8, del D.L. n. 95/2012 ha disposto che ferie, riposi e permessi spettanti al personale debbano essere obbligatoriamente fruiti, non dando luogo in alcun caso alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi.
La norma è tra quelle che sta suscitando maggiori critiche da parte delle organizzazioni sindacali e dei dipendenti pubblici, perché va ad incidere su quello che viene considerato uno dei principali diritti acquisiti.
In applicazione della citata norma e facendo seguito alle prime indicazioni fornite dal Miur con la nota prot. 4442 n. del 16 luglio 2012, anche il Mef, acquisito il parere della Ragioneria Generale dello Stato IGB, IGF e IGOP, e in attesa della conversione in legge del decreto legge 95/2012, con il messaggio n. 113/2012 del 24 luglio conferma la sospensione del pagamento del compenso per ferie non ancora fruite al personale della scuola con contratto a tempo determinato e indeterminato. Appresa la notizia, l’Unione sindacale di base, attraverso una dichiarazione di Francesco Bonfini, dell’Usb Pubblico Impiego Scuola, invita tutti i precari alla mobilitazione “contro l’ennesimo sopruso“.