I lettori ci scrivono

Nessuno escluso… tranne i privatisti!

Lettera aperta alla Ministra Azzolina

Gent.ma Ministra,

sono ormai quasi vent’anni che mi occupo dei candidati esterni all’Esame di Stato (cd. Privatisti) e in questi vent’anni ai candidati medesimi sono state sempre assicurati gli stessi diritti e le stesse opportunità riservate ai candidati interni.

Al pari dei candidati interni , gli esterni attraverso l’esame di ammissione all’esame di Stato dovevano dimostrare le loro competenze e raggiungere la sufficienza per poter accedere all’Esame di Stato.

Quest’anno però a causa della pandemia lei stessa ha garantito che tutti sarebbero stati ammessi e nessuno escluso; che le assenze accumulate dagli interni che in condizioni diverse  sarebbero state impedimento all’ammissione non avrebbero avuto conto e che i candidati interni venivano ammeSsi anche con una media inferiore alla sufficienza.

E così è stato…

L’ordinanza n. 10  del 16 maggio 2020 conferma quanto da lei dichiarato nelle dirette sui diversi canali social e ammette all’esame di Stato i candidati interni con media inferiore al 5.

Per i candidati esterni la stessa ordinanza precisa all’art 10  c 9 che “Per i candidati esterni il credito scolastico per la classe quinta è attribuito dal consiglio diclasse davanti al quale sostengono l’esame preliminare, sulla base dei risultati delle provepreliminari, secondo quanto previsto nella tabella C di cui all’Allegato A alla presenteordinanza.” E la tabella C prevede un credito tra 9 e 10 punti nel caso di media inferiore al 5.

L’analisi della disposizione mi induce a ritenere che anche per i candidati esterni l’ammissione all’Esame di Stato , seppur con pochi crediti sia concessa anche in presenza di insufficienze.

Ma il 27 giugno l’ordinanza ministeriale 41 stabilisce che il candidato esterno viene ammesso all’Esame di Stato se consegue i sei decimi in tutte le discipline oggetto di prova.

Ora è evidente la disparità di trattamento tra candidati interni e esterni perché  mi chiedo che differenza ci possa essere tra un candidato interno che a febbraio aveva già raggiunto il numero limite di assenze e che è stato ammesso con una media inferiore ai sei decimi , con un candidato esterno che non riesce a raggiungere in sede di preliminare la sufficienza in tutte le materie.

Consideri infine che per alcuni candidati, le cui scuole sede d’esame avevano già comunicato la data d’esame nel mese di agosto si vedono anticipare l’esame nella prima decade di luglio.

La invito pertanto a riconsiderare il requisito di ammissioni per i candidati esterni garantendo a quest’ultimi le stesse opportunità che ha giustamente concesso ai candidati interni.

Maria Teresa Fiocchi

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