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New Martina a Palermo, 4mila ragazzi in fila tra urla e pianti per la tiktoker che ha lasciato la scuola: “Siamo alla deriva”

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Non si parla d’altro: in questi giorni i social sono pieni zeppi di video che mostrano immagini relative all’inaugurazione del negozio di New Martina a Palermo, la cui proprietaria è una celebre tiktoker napoletana. Quest’ultima, 25 anni, ha raggiunto milioni di views grazie ai suoi video in cui si mostra mentre stacca e attacca cover e pellicole per smartphone, “martinizzando” i telefoni.

La ragazza ha, inconsapevolmente o meno, creato un vero e proprio format, un vero e proprio linguaggio capace di spopolare, facendole fatturare milioni e permettendole di aprire altri store, a Bologna e, da ieri, a Palermo. La giovane ha creato un vero e proprio brand e un e-commerce, non più locale, ma nazionale, che vende accessori per smartphone ma anche gioielli e borsette. La giovane ha anche scritto un libro sulla sua storia.

I video relativi all’apertura di ieri a Palermo hanno destato molte critiche: c’è una fila enorme di persone, composta in gran parte da bambini, alcuni dei quali urlano e piangono al passaggio dell’imprenditrice, acclamandola e riprendendola con il telefono in mano. Tanti utenti credono che la ragazza non sia un modello da idolatrare, anzi.

Le reazioni

Ecco alcuni commenti:

“Consapevole che faccenda New Martina rientri nella categoria ‘ognuno fa quello che vuole, brutta cosa è l’invidia’. Volevo solo segnalare che all’inaugurazione del negozio di Palermo era presente una folla oceanica di bambini sotto i 10 anni. Considerando che New Martina è su TikTok evidentemente questi bambini frequentano quel social cloaca e non dovrebbero. Il business del futuro potrebbero essere i servizi sociali, altro che intelligenza artificiale”.

“Se dovessero fare la stessa fila per votare o per far valere i propri diritti, saremmo in una situazione decisamente migliore. Siamo un popolo alla deriva, folgorato da false illusioni, da delle chimere inutili”.

“Comunque tutto il bene del mondo per New Martina che mi sembra una ragazza a modo, carina, non spocchiosa e tutto quanto….ma vedere la gente acclamare l’apertura di un negozio per cover e pellicole ai cellulari come Michael Jackson ai tempi d’oro, fa un certo effetto”.

“Probabilmente siamo prossimi al terzo conflitto mondiale, ma a Palermo piangono per New Martina (una che mette le cover per intenderci) Nulla contro di lei, ma queste persone sono il riflesso di quella che è ad oggi la società”.

Ma c’è anche chi la difende e crede che non faccia nulla di male, che è riuscita ad avere successo nel suo lavoro: “Oggi ce la prendiamo coi ragazzini che vanno a vedere New Martina che ha trasformato il suo lavoro in una vera e propria fortuna. Non sarà il massimo ma rispetto ai tronisti e i cornuti della De Filippi almeno il messaggio è positivo”.

“Praticamente è riuscita, mantenendo il suo lavoro, cioè cambiare cover al cellulare, a fare ” impresa”, grazie ai social. Stupidi quelli che le vanno dietro? No. Brava lei a saperci fare”.

“Tutti voi che criticate New Martina è perché siete invidiosi di lei, che con pochi spicci ha fatto una fortuna, una fortuna che chiunque poteva fare, ma lei è stata bravissima nel realizzarla”.

“Io sinceramente non capisco l’odio verso New Martina. Simpatica, mai una parola fuori posto e dolce con i bambini. Cambia cover e allora? La gente idolatra persone che non fanno letteralmente nulla e ora il problema sono le cover?”.

“Scusate se mi permetto. Ma lei non mi sembra una che propina creme dimagranti body miracolosi o finte campagne di beneficenza. Mette pellicole sta simpatica e fa l imprenditrice. Non capisco l indignazione onestamente”.

“Qui abbiamo una donna molto giovane, imprenditrice, che in pochi anni anni ha aperto diversi negozi in Italia e che lavora dietro al bancone”.

Ragazzini ossessionati dal fare soldi sui social

Spesso ci siamo occupati del tema dei modelli da seguire per i giovani di oggi. Una docente, con molta amarezza, si è rivolta alla giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli, a cui ha scritto uno sfogo, da lei pubblicato nelle storie Instagram. Ecco le sue parole: “Non c’è un ragazzino che non abbia l’ossessione del telefono e di come fare soldi sui social. Ogni volta che chiedo ‘cosa volete fare da grandi?’ le risposte più comuni sono: influencer, star di TikTok, Onlyfans; è un fenomeno sociale molto grave”.

“Mi chiedo: quando avremo bisogno di medici, veterinari, contabili, agricoltori, come faremo? Allora sì che meritiamo l’intelligenza artificiale, perché qui negli umani di intelligente non sta rimanendo più nulla”, ha concluso l’insegnante.

Proprio ieri abbiamo riportato lo sfogo dell’infettivologo Matteo Bassetti in merito ai compensi spropositati dei calciatori, molto più alti rispetto a quelli di studiosi, come i docenti. Giusto criticare questo gap assurdo? Perché i ragazzini idolatrano personaggi che non hanno nulla a che fare con la cultura?

Ecco il commento della giornalista Eleonora Di Nonno su Fanpage: “In un mondo in cui diventare influencer è ormai un lavoro non è del tutto vero che chi si muove su Internet ‘non sappia fare niente’. Comunicare e comunicare in modo efficace non è per tutti ed è evidente come le modalità adottate da New Martina si siano rivelate fruttuose. L’unica polemica su cui forse vale la pena ragionare è quella mossa da alcuni utenti che puntualizzavano come una grossa fetta dei sui follower sia composta da bambini, target con un’età inadeguata alla fruizione dei social senza un opportuno filtro genitoriale”.

“Ormai è assodato che grazie ai social tutti possano esporsi in vetrina, sponsorizzarsi o sponsorizzare il proprio lavoro (sì, anche se consiste semplicemente nell’applicazione di cover o pellicole). C’è chi vuole farlo, chi sa farlo e chi non ha alcun interesse nelle dinamiche digitali. Per sopravvivere all’algoritmo, analizzare criticamente i fenomeni o combattere un mondo in cui, giustamente o no, viene regalata visibilità potenzialmente a chiunque si potrebbe provare a capovolgere il verso del brano di Caparezza. Nella canzone dice: ‘Io diventerò qualcuno. Non studierò, non leggerò, a tutti voi dirò di no: ecco perché diventerò qualcuno’. Ecco, si potrebbe anche puntare sull’opzione dell’impegno, dello studio e dell’interesse verso la lettura”.

New Martina: “Non riuscivo ad andare a scuola”

Proprio il volto di New Martina, qualche tempo fa, come riporta Libero, ha rivelato di non aver finito la scuola: “Non ho finito gli studi, cosa sbagliatissima. Sono sempre stata molto ribelle, quindi non riuscivo ad andare a scuola. Vorrei tornare indietro nel tempo perché è importante, è cultura, è anche rispettare la cosa che stai facendo. La scuola ti insegna questo, però non riuscivo proprio ad andare a scuola, a fare quelle cose, a studiare, a mantenere quell’impegno, non lo so perché”, ha rivelato la creator.

“Quindi lasciai la scuola, andai a studiare estetica, una delle mie passioni, una cosa che mi piace tanto fare. Ovviamente abbandono anche quello, continuo con la danza. Lascio la danza a malincuore perché comunque dovevo accontentarmi e non volevo accontentarmi. Ho detto: ‘Ora inizio a lavorare sul serio e vado nel negozio di mio padre. Poi domani, chi lo sa’”, ha concluso.