Lo fa alla Morgan Library and Museum, dove fino al 28 aprile, dove è stata allestita una mostra di manoscritti di Proust provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Francia (Bnf) in occasione dei cento anni dell’apparizione di “Du coté de chez Swann” che uscì nel 1913 dall’editore Grasset a spese dell’autore dopo il rifiuto di Gallimard. È la prima volta che la Bnf presta all’estero una serie di autografi proustiani.
La mostra si intitola semplicemente “Marcel Proust and Swann’s Way” (dal titolo del romanzo in lingua inglese) e presenta alcuni dei quaderni di scuola sui quali Proust scrisse il suo capolavoro, accompagnati da schizzi, correzioni e revisioni.
In esposizione ci sono anche alcuni oggetti che permettono di entrare nell’universo dello scrittore, insieme a una serie di bozze di stampa e altri manoscritti, tra cui alcune lettere. Manifesti, cartoline postale, disegni e illustrazioni ricostruiscono l’atmosfera della Francia della Belle Epoque. La mostra newyorchese è curata da Antoine Compagnon, uno specialista di Marcel Proust, che ha pensato l’evento come un’occasione unica per il pubblico americano di conoscere “il laboratorio creativo” dello scrittore parigino. (La Stampa)
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