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New York, lo sciopero degli scuola-bus lascia a terra 152mila studenti

Anche la capitale più moderna, New York, di fronte agli scioperi vacilla. E non risparmia nemmeno il servizio scolastico. Il 16 gennaio 152.000 studenti newyorchesi, inclusi molti disabili, hanno dovuto trovare un modo alternativo per andare a scuola visto che oltre 8.800 conducenti appartenenti al più grande sindacato degli scuola-bus hanno incrociato le braccia. Uno sciopero di queste dimensioni non accadeva da oltre 30 anni.
La protesta è montato dopo che il sindaco di New York, Micheal Bloomberg, ha annunciato l’intenzione di aprire il mercato a nuovi competitor per 1.100 delle 7.700 tratte della città. Le società che si aggiudicheranno il servizio di trasporto non saranno tenute ad assumere i conducenti più esperti appartenenti al sindacato – una misura protettiva su cui i lavoratori in questione hanno potuto contare per decenni. Proprio per questo il sindacato chiede che tale clausola venga inclusa nella partita.
Il primo cittadino di New York ha fatto sapere che una decisione della Corte di appello impedisce l’adozione di un simile requisito, noto come “employee protection provision” (letteralmente, provvedimento per la protezione del dipendente).
Il sindacato dal canto suo accusa Bloomberg di male interpretare la sentenza.
L’amministrazione cittadina non assume direttamente i conducenti, pagati invece dalle società private a cui è affidato il servizio di scuola-bus. Gli stipendi annuali sono pari a circa 35.000 dollari all’anno (26.359 euro circa). Il timore del sindacato Local 1181 of the Amalgamated Transit Union è che in molti rischino di perdere il proprio lavoro quando il contratto scadrà il prossimo giugno.
Mentre il braccio di ferro sindacale prosegue, l’amministrazione cittadina ha fornito soluzioni ai genitori – e ai figli – rimasti a piedi. La Metropolitan transportation authority, la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico a New York, ha emesso MetroCard (biglietti) per i bambini che generalmente vanno a scuola a bordo di un pullmino. Stessa soluzione per i genitori, che hanno così usufruito di corse gratuite per 30 giorni. Il conto verrà pagato dal dipartimento dell’Educazione della metropoli statunitense.
Alessandro Giuliani

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