Nelle scuole pubbliche di New York, sono in crescita violenze e aggressioni di studenti contro gli insegnanti.
Il presidente del sindacato docenti, Randi Weingarten comunica un tasso di incremento superiore al 20 per cento rispetto allo scorso anno. Fino ad oggi, i casi registrati sono 869, rispetto ai 690 accaduti nello stesso periodo dello scorso anno. Tra i vari tipi di violenza vengono annoverate le aggressioni, le violenze sessuali, le ruberie, le gravi minacce, ecc.
In particolare, nelle scuole elementari è stato registrato un enorme aumento delle aggressioni agli insegnanti, pari al 53% (da 254 a 388 casi).
Come esempio, Weingarten riporta il caso accaduto nella Scuola Pubblica n. 18, situata nel distretto del Bronx (solo a pronunciarne il nome, si avverte qualche disagio) di un bambino di sei anni, frequentante la prima classe che, dopo aver tentato di strozzare un compagno, si è avventato contro due insegnanti ed un assistente a colpi di sedia, procurando a quest’ultimo un taglio alla testa.
Come correre ai ripari? La signora Wiengarten è del parere che bisogna dare messaggi precisi: ad ogni atto di violenza contro studenti ed insegnanti, deve corrispondere, da parte della scuola, una precisa azione.
La ricerca effettuata dal sindacato insegnanti, però, non fa luce sui motivi della crescita della violenza; le possibili cause vanno ricercate, a parere della Wiengarten, come riportato sul quotidiano statunitense New York Times del 20 maggio 2003, nel disagio sociale, nella crisi economica, nell’incapacità delle scuole a rafforzare il codice di disciplina.
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