La parlamentare ribadiva la necessità di evitare che il Miur tramite decreto possa confermare una evidentissima disparità di trattamento che al momento attuale è solo un annuncio del documento e niente più.
Questa disparità di trattamento riguarda tutti i docenti italiani abilitatisi nel 2008 2009 tramite SSIS di contro a quelli abilitatisi con Tfa o Pas a partire dal 2012. A fronte di percorsi abilitanti del tutto analoghi, per i primi infatti è prevista la stabilizzazione entro settembre 2015, per tieffini e passini, invece, il mero accesso a un nuovo faticoso concorso.
Il Ministero ha intenzione di misconoscere la professionalità di docenti già abilitati e formati dallo Stato, con notevole esborso di denaro? A questo punto del suo discorso la Chimienti faceva riferimento ai due emendamenti presentati alla Legge di stabilità che era in discussione alla Commissione bilancio e di cui abbiamo riferito in un precedente articolo.
Uno degli emendamenti, a costo zero, prevedeva che tutti i posti lasciati liberi per turn over dal 2016 in poi vengano destinati per scorrimento alla seconda fascia della GI.
C’è dunque secondo il M5S un paradosso in agguato: che dal prossimo anno entrino di ruolo persone che non hanno mai prestato nemmeno un giorno di servizio e che al contempo non insegnino più docenti con notevole esperienza nel campo. I primi verrebbero tutti assunti dalle Gae, i secondi verrebbero eliminati dalle GI.
Il presidente Baldelli le toglieva, molto democraticamente, la parola ma il suo discorso finiva con questa frase: “Ci aspettiamo quindi che il Governo mostri attenzione nei confronti delle nostre proposte e che risponda presto alla nostra interrogazione perché la via che ha scelto per le future assunzioni non trova il favore del mondo della scuola ed è profondamente iniqua e discriminatoria”.
Una norma profondamente iniqua e discriminatoria. Non per la politica italiana, a quanto pare. Perchè in commissione Bilancio i due emendamenti sono stati bocciati. Il primo chiedeva uno stanziamento doppio per assumere anche dalle GI con un piano triennale. E il rifiuto può essere motivato. Ma il secondo? La Chimienti parla di “fasulle e improvvisate motivazioni per bocciare un emendamento di buon senso e a costo zero”.
Insomma dopo la maxitornata di assunzioni del prossimo anno, d’ora in poi ad insegnare si arriverà per concorso. I docenti delle graduatorie d’istituto dovranno rimettersi in gioco e strappare la loro svalutata abilitazione. Tra paradossi e malcontenti vari si attendono perciò le tante sospirate immissioni di settembre 2015.
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