La deputata del partito democratico Simona Malpezzi, ha risposto alle domande che le hanno inviato nei giorni scorsi i docenti per l’ormai consueto appuntamento sulla propria pagina Facebook “Parliamo di scuola”, una diretta in cui la deputata fornisce alcune risposte sui temi della scuola.
Per quanto riguarda la continuità didattica, prevista dal decreto 66 sull’inclusione, la deputata PD risponde in merito alla riconferma dei docenti precari sul sostegno, affermando che ancora non ci sono novità, dopo il parere del CSPI, che aveva espresso alcune perplessità. Il nodo è senz’altro quello relativo al conflitto con i docenti delle graduatorie. Malpezzi, tuttavia, preme a sottolineare l’intenzione e l’importanza della continuità didattica, ma ci vuole ancora tempo per vedere realizzata questa parte di decreto.
Il potenziamento delle GaE Infanzia era uno degli obiettivi della 107, sottolinea Malpezzi, dato che gli altri ordini di scuola hanno avuto il potenziamento. La deputata promette una risoluzione della questione, in modo da garantire il diritto alle docenti di lavorare ma anche e soprattutto agli alunni di godere di un personale solido e compatto.
Inoltre, “avevamo creduto che con la delega 0-6 ci potessero essere più posti, invece non è così, ancora la deputata PD. “E questo tema si era provato ad inserirlo nella legge di Bilancio, senza riuscirci”. “Tuttavia, prosegue Malpezzi, stiamo presentando un emendamento per la legge di bilancio, per far entrare questo punto, anche se i margini non sono altissimi”. Ma ci proviamo!”
Su un tema Malpezzi è stata chiara: i docenti di scuola primaria e infanzia del Sud assunti con la Buona Scuola al Nord non possono rientrare a casa sul posto di sostegno. I posti in deroga sul sostegno, infatti, non sono contemplabili come piano di rientro, perché “abbiamo bisogno di docenti di sostegno”.
Malpezzi ricorda che prima del piano straordinario di assunzioni “era stato detto ai docenti di sostegno in GaE di andare solo sul sostegno. Invece, molti hanno poi scelto di andare su posto comune, lasciando scoperte moltissime cattedre. Ma devono essere occupate da insegnanti specializzati”.
“E quindi? Rientreremo mai noi docenti deportati?”, si chiedono nel corso della diretta gli interlocutori di Malpezzi, che risponde, (ancora una volta): “stiamo lavorando per questo. Ma ricordiamo che la domanda per il piano nazionale assunzioni era volontaria”.
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