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Niente compiti a casa o per le vacanze e pause ogni sei settimane, accade in Olanda. La mamma influencer: “Che meraviglia”

Il duo di mamme influencer molto famose su Instagram che si batte per la modifica del calendario scolastico, chiedendo più pause didattiche durante l’anno e meno vacanze estive, ha organizzato una diretta Instagram in cui ha discusso di compiti a casa.

Il sistema scolastico olandese

“In Olanda ogni sei settimane gli studenti hanno una pausa. C’è la vacanza di primavera, quella autunnale, che durano una o due settimane. Le vacanze estive durano due mesi. C’è questa sensazione che siano sempre in vacanza. I miei figli non hanno mai avuto compiti per casa o per le vacanze”, questa la testimonianza di una delle ospiti presenti alla diretta, che abita nei Paesi Bassi.

“Che meraviglia, questo è un altro aspetto che invidio tantissimo”, ha chiosato una delle due mamme influencer.

Il problema della summer learning loss

“Il calendario scolastico era stato studiato per consentire ai bambini di aiutare i genitori nei campi, va rimodulato. Siamo ancora fermi all’Ottocento e alla riforma agricola. Siamo il paese europeo con più giorni di frequenza scolastica ma siamo il Paese che chiude per più settimane consecutive la scuola“.

“Questo comporta una perdita di competenze enorme per i bambini, si parla di summer learning loss. A settembre assistiamo ad una ripresa lenta e a singhiozzo, si riprende a pieno ritmo circa due settimane dopo la riapertura. Chiediamo che le scuole restino aperte a giugno, a luglio con un’offerta formativa del terzo settore. Questo si porta dietro un ripensamento della didattica, che non può essere più statica, e dei luoghi dove fare scuola, una revisione dell’edilizia scolastica”.

“Questa chiusura prolungata accentua le differenze sociali: i figli delle classi agiate fanno viaggi di formazione, gli altri saranno parcheggiati a casa davanti la televisione o in strada. Il nostro è uno dei sistemi più stressanti del mondo, gli eccessivi carichi di lavoro concentrati nello stesso periodo di tempo, infatti, comportano effetti negativi non solo sul rendimento scolastico, ma anche sul benessere psicofisico”, così scrive il duo sulla pagina della petizione.

Laura Bombaci

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