Una FAQ del Ministero in materia di esami di Stato del secondo ciclo sta provocando perplessità e polemiche.
Si tratta della risposta 5.1 alla domanda “Per quali studenti deve essere predisposto il curriculum”?
Il Ministero precisa che il curriculum non riguarda né gli studenti con disabilità e neppure quelli con diagnosi di DSA.
A sollevare la questione è Evelina Chiocca, presidente nazionale del CIIS (Coordinamento insegnanti italiani di sostegno) che fa osservare che il comma 2 dell’art. 21 del decreto legislativo n. 62/2017, attuativo della legge 107/2015, stabilisce a chiare lettere che “al diploma è allegato il curriculum della studentessa e dello studente”.
Spiega Chiocca: “Anche nel primo ciclo di istruzione agli alunni, che superano le prove dell’esame di Stato, viene rilasciato un documento allegato al Diploma o all’Attestato: si tratta della Certificazione delle competenze, di cui all’art. 9 del d.lgs. 62/2017. Lo stesso provvedimento prevede che i modelli nazionali per la Certificazione delle competenze siano predisposti con decreto del Ministro dell’istruzione sulla base di alcuni principi; fra cui la coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità”
“Ed è noto – aggiunge ancora la presidente del CIIS – che non tutti gli alunni del primo grado conseguono regolare diploma; infatti agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo, valido per la frequenza della scuola secondaria di secondo grado”.
Rileva sempre Evelina Chiocca: “Il fatto è che il curriculum dello studente, come indica lo stesso Ministero, è uno strumento con rilevante valore formativo ed educativo, importante per la presentazione alla Commissione e per lo svolgimento del colloquio dell’esame di Stato del II ciclo. Consente l’integrazione di tutte le informazioni relative ad attività svolte in ambito formale ed extrascolastico e può costituire un valido supporto per l’orientamento degli studenti all’università e al mondo del lavoro”.
Chiocca fa anche osservare che la FAQ del Ministero appare contrastare palesemente con la stessa nota del 31 marzo 2022 che, trattando del curriculum, della sua compilazione e del suo rilascio, si riferisce “genericamente” a tutti gli studenti, senza cioè far presente che per alcuni di loro il curriculum non sarà disponibile.
“Il curriculum – argomenta ancora la presidente – contiene anche le esperienze extrascolastiche dello studente, deve essere analizzato nel corso della riunione preliminare da parte della singola sottocommissione che ne considera il contenuto al fine dello svolgimento del colloquio”.
D’altronde, sempre secondo la nota del 31 marzo “il curriculum può avere un ruolo anche nella predisposizione e nell’assegnazione dei materiali da sottoporre ai candidati, effettuate dalla sottocommissione”.
“Negare questo documento agli alunni con disabilità e con diagnosi di DSA (esonerati dalle lingue straniere) – conclude Chiocca – significa impedire loro di presentare le loro esperienze, le loro attività, il loro impegno in ambito extrascolastico, ma anche affermare che, al di fuori della scuola, nessuno di loro faccia esperienze diverse e arricchenti dal punto di vista personale e formativo”.
Secondo il CIIS la FAQ ministeriale creerebbe quindi i presupposti per una sgradevole forma di discriminazione che cozza palesemente con i principi di base della scuola inclusiva.
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