Attualità

Niente Divina Commedia in classe per due studenti musulmani, la richiesta dei genitori: “Offende la nostra religione”

CobasCobas

La polemica è servita: in una scuola della provincia di Treviso alcune famiglie di religione musulmana hanno chiesto e ottenuto ad una insegnante di lettere che i figli non studino la Divina Commedia di Dante Alighieri. Lo riporta TrevisoToday.

Tutto è nato dall’iniziativa della docente

Si tratta dei genitori di due studenti che frequentano la scuola media. Le famiglie sostengono che all’interno del capolavoro del Sommo Poeta siano presenti offese alla loro religione. L’insegnante aveva chiesto ai ragazzi che non seguono le lezioni di religione cattolica a scrivere sul diario una nota con cui viene chiesto ai genitori un parere sull’eventuale insegnamento dell’opera dantesca e altri scritti di carattere religioso.

E’ in questo frangente che le famiglie hanno espresso la loro contrarietà e per questo motivo i due studenti sono stati esonerati dal seguire le spiegazioni sulla Divina commedia, ripiegando su un altro autore, Boccaccio. Su questo episodio è intervenuto ieri sera, 23 maggio, nel corso di un servizio andato in onda nel Tg di Antenna Tre Nordest il professor Alberto Pezzè, ex insegnante, che ha spiegato: “Può sicuramente urtare la sensibilità dei musulmani il fatto che nell’inferno, in particolare nel 28esimo canto, Dante incontri Maometto perché lo considera un seminatore di discordie perché Dante da credito, dimostra di credere ad una leggenda, nata probabilmente in ambiente crociato che non ha nessun fondamento di verità ma per la quale Maometto sarebbe stato addirittura un prete cristiano che non è riuscito a far carriera e, arrabbiato per questo, quindi avrebbe fondato questa nuova religione. E’ sempre il solito problema, di accettare il punto di vista degli altri, da tutte e due le parti”.

La Divina Commedia è offensiva per i musulmani?

Il caso trevigiano non è isolato. Come ricorda Il Gazzettino, in Olanda e Belgio la Divina Commedia è stata ritradotta con contenuti mirati e calibrati proprio per non offendere i cittadini di fede musulmana. Ma non solo. In alcuni paesi islamici i versi dedicati a Maometto sono stati cancellati oppure la stessa pubblicazione della Divina Commedia proibita.

Di recente l’organizzazione non governativa Gherush92, che si occupa di diritti umani, ha chiesto, sostenuta anche da alcuni membri del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, di arrivare a un gesto estremo: la cancellazione della “Divina Commedia” dai programmi scolastici proprio per quelle frasi che l’Islam continua a ritenere offensive.

LEGGI ANCHE: Roald Dahl e la censura dei classici della narrativa per ragazzi, via le parole ritenute “offensive” e “non inclusive”

Redazione

Articoli recenti

IA, col docente Avatar l’apprendimento si fa interattivo: grazie Plato salto metodologico alla Sapienza di Roma

L’apprendimento passa sempre più per l’intelligenza artificiale. Le conferme arrivano dalla Fondazione per la Medicina…

26/04/2025

Papa Francesco, maestro dell’umanità: il suo testamento pedagogico guida per la scuola del futuro

L’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, che…

25/04/2025

Valditara: 25 aprile celebriamo i valori di libertà e democrazia. Ma gli studenti Napoli sfilano con la bara di cartone: l’istruzione è morta

"Ottanta anni fa l'Italia tornava libera. Oggi celebriamo i valori di libertà e democrazia". A…

25/04/2025

La teoria di genere nei testi scolastici

Ci si può soltanto rallegrare di notizie come questa, di iniziative perfettamente democratiche, volte a…

25/04/2025

Nuove indicazioni nazionali, un documento ideologico

Si è riunito martedì 22 aprile, in modalità online, il gruppo di lavoro PSI scuola.Presenti…

25/04/2025