Categorie: Attualità

Niente fotocopie e detersivi, mancano i fondi della Regione: emergenza scuole a Palermo

Scatta l’emergenza per le scuole palermitane: da anni non ricevono i soldi dall’ex Provincia ed incassano in forte ritardo i fondi regionali.

A guidare questa situazione difficile c’è il liceo scientifico “Benedetto Croce” del capoluogo palermitano, che come riporta la pagina di Palermo de La Repubblica, in cassa ha solamente 350 euro per affrontare le spese del nuovo anno scolastico, ma che non basteranno a pagare le bollette e le tinteggiature alle aule.
“Nel 2017 non abbiamo ricevuto soldi da nessuno, dichiara la preside Simonetta Calafiore. Se si dovesse rompere anche solo un vetro, non sapremmo come fare”.

A proposito di vetri rotti, il liceo classico “Giovanni Meli” ne ha uno da tempo e non ancora riparato. “servono almeno 200 euro e in cassa ne abbiamo solo 300 circa, ammette il dirigente Francesca Vella. Soltanto di spese vive per mantenere aperto l’istituto fra manutenzione di ascensori e area verde, bollette e tutto il resto servono almeno 40mila euro. Le istituzioni che dovrebbero versare non versano più e il contributo volontario viene erogato da meno di metà degli iscritti”.

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A complicare l’erogazione dei fondi da parte della Regione, sarebbero le nuove modalità di erogazione dei fondi volute fortemente dal Miur. Infatti, l’erogazione non avverrà più per anno solare ma per anno scolastico, fa notare l’assessore all’Istruzione Bruno Marziano, che rassicura i dirigenti affermando che i soldi per il saldo dello scorso anno sono già in ragioneria, per cui a breve saranno girati alle scuole.

Tuttavia, i dirigenti rimngono amareggiati e scoraggiati, come il preside Domenico Di Fatta del Liceo “Danilo Dolci”, che fa notare come “la legge La Buona Scuola preveda risorse raddoppiate per il funzionamento delle scuole. Ma la Regione Sicilia, a statuto speciale, non solo non ha raddoppiato le somme, ma le ha pure decurtate. Non abbiamo soldi per fare le fotocopie e comprare i detersivi”.

Tematiche in realtà, molto comuni all’intera isola, ci fanno sapere molti lettori, e non solo quindi limitati alla provincia di Palermo.

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Fabrizio De Angelis

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